Rassegna Stampa di Venerdì 27 giugno 2025

Politica Interna

Terzo mandato: Il Senato ha bocciato l’emendamento della Lega sul terzo mandato, con il voto contrario anche di Fratelli d’Italia e Forza Italia. Archiviata anche la proposta dei presidenti di Regione Zaia, De Luca e Fedriga di rinviare le regionali al 2026. La Lega, colpita su entrambi i fronti, ora punta a mantenere il Veneto con un proprio candidato, probabilmente Alberto Stefani. Il centrodestra si trova così a dover ridefinire le candidature, mentre nel centrosinistra cresce la tensione all’interno del PD tra la segreteria e Vincenzo De Luca, contrario alla candidatura di Roberto Fico (M5S) in Campania. Intanto, Eugenio Giani conferma il voto in Toscana per ottobre 2025.

Riforme: La riforma sulla separazione delle carriere prosegue in Senato, con l’approvazione in prima lettura attesa prima della pausa estiva, nonostante l’ostruzionismo delle opposizioni. Diversa la situazione del premierato, ancora fermo alla Camera, senza una data certa per l’esame in aula. I tempi stringono: per il referendum sulla riforma del CSM e sulla separazione delle carriere, previsto entro giugno 2026, ogni ritardo rischia di far slittare tutto oltre la legislatura. C’è perfino chi ipotizza che il nuovo Csm sarà eletto con le attuali regole, e che le riforme costituzionali arriveranno a compimento solo nella prossima legislatura.

Politica Estera

UE: Dopo il vertice della NATO a L’Aja, i Ventisette si sono riuniti, a Bruxelles, nel Consiglio Europeo, evidenziando la sfida di attuare gli impegni militari assunti e di negoziare con Washington sui dazi commerciali, in scadenza a luglio. È stato presentato un Libro Bianco sulla difesa, con richieste di capacità e finanziamenti maggiori, ma sono emersi problemi finanziari, come il rapporto fra la spesa militare e le regole europee di bilancio, messo in rilievo da Giorgia Meloni. Sulla situazione a Gaza i leader europei hanno ribadito l’appello per il cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi, chiedendo nuovamente a Israele di rimuovere il blocco nella Striscia, senza però ricorrere a sanzioni.

Iran: La Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, in un messaggio alla nazione, ha rivendicato una vittoria sull’America e su Israele, definendo le azioni dell’Iran un «duro schiaffo» agli Stati Uniti. Ha accusato Trump di esagerare i danni ai siti nucleari iraniani e ha dichiarato che Israele «è quasi crollato» sotto i colpi della Repubblica Islamica. Ha inoltre ribadito che l’Iran non si arrenderà mai agli Stati Uniti, sostenendo che Washington non ha ottenuto alcun risultato concreto dal conflitto.

Economia e finanza

Corte dei Conti: Nel Giudizio di parificazione sul rendiconto dello Stato per il 2024, la Corte dei Conti apprezza il deficit dimezzato. Evidenzia però l’estrema difficoltà nel controllare l’evasione fiscale in Italia, con verifiche su solo l’1,42% dei contribuenti a rischio. Nonostante un lieve aumento delle attività di accertamento, che non è stato sufficiente a compensare altri fattori, rimane poca efficacia della lotta coattiva e controlli ancora marginali in molte categorie, come agricoltura e persone fisiche. Tra i suggerimenti della Corte, una revisione al rialzo dei canoni balneari ed una riduzione delle liste di attesa nella Sanità.

MPS: Mps ha approvato un aumento di capitale di oltre 13 miliardi di euro per l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, autorizzato dalla BCE e dal cda della banca senese. L’operazione, già votata dall’assemblea di Mps con l’86,48% di voti in favore, prevede anche l’emissione di 2,23 miliardi di azioni. Se l’adesione supererà il 50%, Mps concluderà l’acquisizione e presenterà un piano di integrazione alla BCE entro sei mesi. In caso contrario, dovrà definire una strategia di gestione della partecipazione. La tempistica e le condizioni regolamentari sono in fase di definizione, con possibili implicazioni sul controllo e sulla gestione futura di Mediobanca.