Rassegna Stampa di Lunedì 14 aprile 2025

Politica Interna

Elezioni regionali: La recente decisione della Consulta, che impedisce il terzo mandato a Luca Zaia e Vincenzo De Luca, governatori di Veneto e Campania, ha innescato un effetto domino sui partiti in vista delle elezioni regionali. In Veneto, Zaia potrebbe candidarsi a sindaco di Venezia, con la Lega che punta a un proprio successore. In Campania, il Pd cerca di sostituire De Luca con Roberto Fico o Sergio Costa, mentre il centrodestra valuta nomi come Edmondo Cirielli (FdI) e Gianpiero Zinzi (Lega). In Toscana, il sindaco di Pistoia Tomasi (FdI) avanza, mentre Eugenio Giani (Pd), in corsa per il secondo mandato, potrebbe voler anticipare le elezioni. Infine, in Puglia, Antonio Decaro rappresenta il centrosinistra, con il centrodestra ancora in cerca di un candidato.

Difesa: Nell’intervista pubblicata su La Stampa, il Ministro della Difesa Guido Crosetto nota che Giorgia Meloni, con Trump, “si confronterà a 360 gradi, secondo una logica sia multilaterale sia bilaterale”. Crosetto esprime la necessità di “un’accelerazione” negli investimenti per garantire la difesa italiana, ammettendo che attualmente non ci sono “né risorse né scorte”. Sottolinea anche l’importanza di un “ombrello europeo sul debito” per affrontare le spese militari senza gravare sui bilanci nazionali.

Politica Estera

Ucraina: Nella domenica delle Palme due missili russi hanno colpito la città ucraina di Sumy, causando 34 morti e 117 feriti, suscitando l’indignazione dell’Europa e degli USA: per l’inviato americano per l’Ucraina, Keith Kellogg, si è “passato ogni limite di decenza”, mentre Giorgia Meloni l’ha definito un “atto vile”. Quasi unanime è stata la condanna del bombardamento da parte delle forze politiche italiane, sia della maggioranza che dell’opposizione. Uniche eccezioni la Lega e il M5S, quest’ultimo, insieme ad AVS, ha preferito denunciare il silenzio del governo sulle stragi in corso a Gaza.

Affari europei: Nell’intervista pubblicata su La Repubblica, il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti, ha commentato la prossima visita di Giorgia Meloni da Donald Trump. Il ministro ha affermato che l’Italia parteciperà come “un Paese pieno di debiti” ma con i “conti in ordine”, sottolineando che la questione dei dazi è “innanzitutto europea” e sarà trattata dall’Unione. Foti ha avvertito della necessità di “evitare una guerra commerciale” con gli Stati Uniti, con i quali auspica un mercato unico a “dazi zero”, mentre sottolinea i rischi di sovrapproduzione della Cina, nei cui confronti ha invocato la necessità di “clausole di salvaguardia”.

Economia

Dazi USA: Donald Trump ribadisce la linea dura sui dazi, negando qualsiasi esenzione per prodotti elettronici, come gli smartphone, e accusando i media di diffondere “fake news”. Secondo il presidente, i dazi restano al 20% e i cambiamenti riguardano solo la categoria tariffaria. Rispondendo all’appello della Cina per un dialogo equo, Trump afferma che “quei giorni sono finiti” e insiste sulla necessità di produrre in America beni fondamentali come farmaci e semiconduttori. Anche il segretario al Commercio, Howard Lutnick, annuncia nuovi dazi specifici in arrivo. Per Trump, inizia “l’età dell’oro dell’America”, con meno regole, più lavoro e maggiore indipendenza commerciale.

Quadro economico: Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla scuola di formazione politica della Lega a Roma, riconosce la complessità dei negoziati internazionali in corso, richiamando l’attenzione sulla competizione tra Stati Uniti e Cina, e sulla necessità di trovare un compromesso tra i Paesi del G7. Giorgetti menziona l’uso dei dazi come strumento per riequilibrare le disparità commerciali, e discute di questioni fiscali globali, come la Global minimum tax e la Web tax. Infine, avverte che l’ordine mondiale è in fase di ridefinizione, con implicazioni significative per il sistema economico europeo.