Politica Interna
Presidente del Consiglio: Giorgia Meloni, nella conferenza stampa di fine anno organizzata a Montecitorio, ha affrontato temi controversi, rispondendo a 41 domande in due ore e mezza. Meloni ha chiesto rispetto per il suo ruolo, e difeso Elon Musk dalle critiche internazionali, pur riconoscendo la delicatezza delle sue influenze globali. Il Presidente ha respinto le accuse verso la sorella Arianna, per poi auspicare la realizzazione di riforme come il premierato entro le prossime elezioni. Con umorismo e fermezza, ha affrontato temi di politica interna e internazionale, sottolineando l’importanza di tutelare il ceto medio e contrastare la criminalità, lasciando però in sospeso gli interrogativi su di una sua futura ricandidatura.
Terzo mandato: Il governo ha deciso di impugnare la legge campana sul terzo mandato davanti alla Corte Costituzionale, contrastando il tentativo di Vincenzo De Luca di candidarsi nuovamente come governatore. La norma, firmata da De Luca, permetterebbe una terza ricandidatura, azzerando il conteggio dei mandati precedenti. Secondo il governo, invece, il limite di due mandati è applicabile senza eccezioni. La decisione ha innescato tensioni nel centrosinistra, con il PD contrario a deroghe e De Luca pronto a candidarsi anche senza il sostegno del partito, in attesa del verdetto della Consulta.
Politica Estera
Ucraina: Giorgia Meloni ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Palazzo Chigi, assicurando il “sostegno a 360 gradi” dell’Italia alla legittima difesa dell’Ucraina. Durante il colloquio, durato quasi un’ora, Meloni ha espresso solidarietà per le vittime dei recenti bombardamenti russi e ha discusso temi chiave come il rafforzamento della sicurezza e la preparazione della Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, prevista a Roma. Zelensky ha ringraziato l’Italia per il suo sostegno e ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme per avvicinare una pace giusta. La visita di Zelensky ha subito modifiche a causa dell’annullamento della visita di Joe Biden, trattenuto negli USA dall’emergenza incendi.
Libano: Il generale Joseph Aoun, capo dell’esercito libanese dal 2017, è stato eletto presidente del Libano, ponendo fine a un vuoto istituzionale di oltre due anni. Aoun ha ottenuto 99 voti su 128 in Parlamento durante la seconda votazione, rispecchiando l’ordinamento libanese che riserva la presidenza a un cristiano maronita. L’elezione è stata accolta positivamente da Israele, Iran e Italia, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha definito Aoun “un amico dell’Italia” e una figura cruciale per la pace in Medio Oriente.
Economia
Pensioni: Secondo la Cgil, nel 2027 i requisiti per la pensione anticipata saliranno a 43 anni e un mese per gli uomini e 42 anni e un mese per le donne, indipendentemente dall’età. Tale incremento, legato all’adeguamento dei criteri pensionistici all’aspettativa di vita, sarà di ulteriori 2 mesi nel 2029. L’INPS, però, smentisce tali cambiamenti, affermando che le certificazioni seguiranno le attuali tabelle. Il sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, ha aggiunto che non ci sarà alcun aumento non comunicato ufficialmente. La Cgil esprime preoccupazione per la modifica unilaterale dei requisiti, temendo che molti lavoratori possano rimanere senza tutele.
Mps: La partecipazione degli azionisti italiani nel capitale di MPS sta crescendo, con Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio, che ha raggiunto il 9,78% delle azioni. Questo incremento è avvenuto tramite l’acquisto di azioni durante la vendita del 15% dell’istituto da parte del ministero dell’Economia. Attualmente, il Tesoro detiene l’11,7% e Delfin è il secondo socio più rilevante. Anche Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la sua partecipazione oltre il 5%. In totale, le quote italiane in Mps raggiungono il 23,8%, mentre il gruppo francese BPCE detiene il 6,39% attraverso strumenti finanziari.