Politica Interna
Capo dello Stato: Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato Papa Leone XIV in un colloquio di oltre 40 minuti, dedicato ai conflitti globali, in particolare Ucraina e Medio Oriente. L’incontro ha affrontato anche dossier come l’8 per 1000 e il fine vita. Prima di lasciare il Vaticano, c’è stato spazio anche per un colloquio con il cardinale Pietro Parolin, alla presenza del ministro degli Esteri, Antonio Tajani. La Santa Sede, pur nel rispetto delle reciproche competenze, ha ribadito ieri la centralità della tutela della vita, in ogni sua fase.
Referendum:Ultime note per la campagna sui referendum abrogativi: si voterà domani, domenica, e lunedì prossimo. Maurizio Landini punta al raggiungimento del quorum nei referendum sul lavoro e sulla cittadinanza, sostenendo che le condizioni per ottenerlo ci sono, nonostante l’astensione promossa dal centrodestra. Elly Schlein, con il PD diviso, sostiene i quesiti contro il Jobs Act e vede nel voto un’occasione per rafforzare la sinistra e la sua leadership. Anche senza quorum, una forte partecipazione potrebbe consolidare l’asse PD-M5S-AVS. Se invece l’affluenza fosse bassa, Schlein potrebbe essere costretta a rivedere la sua linea e ad aprire a forze centriste come Azione e Italia Viva.
Politica Estera
Incontri Bilaterali: Giorgia Meloni ha incontrato a Palazzo Chigi il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa e il presidente argentino Javier Milei, rafforzando il suo ruolo di ponte tra Europa e America. Con Costa ha discusso di Ucraina, Medio Oriente, difesa e immigrazione; con Milei ha firmato un piano d’azione Italia-Argentina e favorito l’accordo Eni-Ypf per lo sviluppo del progetto Argentina LNG, per lo sfruttamento di giacimenti di gas. Ancora una volta, Meloni riafferma il suo impegno atlantico e identitario, mentre sul fronte interno si riaccendono le tensioni per le candidature regionali, nonostante i segnali di unità nella maggioranza.
Centrosinistra: A Roma si tiene oggi una manifestazione promossa da Pd, M5S e AVS, contro la guerra a Gaza, accusando Netanyahu di crimini di guerra. Assenti riferimenti al termine “genocidio” nella piattaforma, ma leader come Conte e Fratoianni lo usano apertamente. A Milano, invece, Calenda (Azione) e Renzi (IV) hanno organizzato con +Europa un incontro-evento a sostegno dell’opposizione in Israele, condannando Hamas. La presenza di esponenti riformisti in entrambe le piazze segnala divisioni. L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane critica l’iniziativa romana per la mancanza di equilibrio nel difendere solo il popolo palestinese.
Economia
ISTAT: Nel 2025 l’ISTAT prevede un PIL in aumento dello 0,6%, rinviando al 2026 il +0,8% inizialmente stimato. La crescita dell’economia italiana sarà sostenuta quasi esclusivamente dalla domanda interna, in equilibrio tra l’aumento di redditi e produzione e una maggiore propensione al risparmio, ma frenata dalle incertezze globali. Il PNRR e gli investimenti (+1,2%) saranno centrali, ma pesano i ritardi nella spesa effettiva. La domanda estera avrà impatto negativo, mentre i consumi (+0,7%) e l’occupazione (+1,1%) restano i principali motori di crescita, nonostante la persistente debolezza della produttività.
Industria: L’intervista al Ministro dell’Industria Adolfo Urso, pubblicata su La Stampa, evidenzia come le ultime stime prevedano che l’Italia crescerà dello 0,6% quest’anno, un quarto rispetto alla Spagna. Secondo il ministro, la diversa crescita dei due Paesi è dovuta soprattutto al costo dell’energia: “la Spagna può contare su un mix energetico che dispone anche del nucleare, ed è per questo che ha il prezzo dell’energia più basso d’Europa (…) Il paradosso è che la produzione nucleare spagnola è assicurata da Endesa, azienda di Enel che può agire all’estero ma non in Italia”. Urso sottolinea che “sul nucleare di nuova generazione abbiamo presentato in Parlamento il disegno di legge”, mentre sui dazi USA assicura “il massimo sostegno nella ricerca di nuovi mercati”.