Politica Interna
Dl Infrastrutture: Il blocco dei diesel Euro 5 in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna slitta da ottobre 2025 a ottobre 2026 grazie a un emendamento della Lega approvato nel decreto Infrastrutture alla Camera. Dopo quella data, le Regioni potranno evitare le limitazioni se adotteranno misure compensative per ridurre le emissioni. Le restrizioni riguarderanno solo i Comuni sopra i 100mila abitanti, coinvolgendo circa 1,3 milioni di veicoli. Per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari si tratta di «una scelta di buonsenso» contro le «folli direttive europee». Approvata infine la deroga per la società Stretto di Messina spa per accelerare i lavori del Ponte.
Upb: L’Italia sta vivendo un calo demografico e un progressivo invecchiamento della popolazione, con la quota di giovani che si stabilizzerà intorno al 24%. Questo fenomeno rischia di ridurre la forza lavoro di 700mila unità nei prossimi cinque anni, con conseguente calo di produttività. Per contrastare questa tendenza, è fondamentale investire in istruzione, formazione e servizi per conciliare lavoro e vita privata, oltre ad attrarre e trattenere giovani e lavoratori qualificati. Anche il saldo migratorio può contribuire a contenere il declino. Mantenere l’adeguamento automatico dell’età pensionabile è essenziale per gestire la spesa pubblica, così come riformare il sistema di assistenza per i non autosufficienti con servizi più strutturati, evitando di aumentare il debito pubblico.
Politica Estera
Conflitto Ucraina: Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che le forniture di armi all’Ucraina continueranno e che potrebbero esserci nuove sanzioni contro la Russia. Durante una cena con Netanyahu, ha ribadito che invieranno altre armi a Kiev per permettere all’Ucraina di difendersi dagli attacchi russi. Tuttavia, Kiev rimane prudente perché non ha ancora ricevuto conferme ufficiali e continua a chiedere stabilità e continuità nelle forniture, soprattutto per la difesa aerea. Dal canto suo, Mosca critica l’“altalena politica” del presidente americano e afferma che le forniture non si sono mai fermate.
Libia: Il governo dell’est della Libia, legato a Haftar, ha respinto all’aeroporto di Bengasi la delegazione europea “Team Europe”, appena atterrata con a bordo il commissario Ue Magnus Brunner, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e i colleghi di Grecia e Malta. La missione riguardava il dossier migranti e l’aumento delle partenze verso Italia e Grecia. Lo stop sarebbe nato da un duro diverbio tra l’ambasciatore Ue in Libia e le autorità locali sul protocollo di ingresso. Secondo Bruxelles, il problema è sorto perché ad accogliere la delegazione si sono presentati ministri del governo parallelo non riconosciuto. Nonostante un tentativo di compromesso, le autorità locali hanno costretto la delegazione a ripartire.
Economia e Finanza
Dazi: Donald Trump minaccia nuovi pesanti dazi contro l’Unione Europea su rame, farmaceutico e altri settori, avvisando che ad agosto scatteranno le tariffe senza rinvii. Ha già inviato lettere a vari partner, tra cui Giappone e Corea del Sud, e la Ue attende ora una comunicazione ufficiale. Bruxelles cerca un’intesa per evitare aumenti, chiedendo esenzioni su settori chiave come aeronautica e alcolici, ma restano incognite su auto, acciaio e farmaceutico. Trump ha anche vietato l’acquisto di terreni agricoli da parte di investitori cinesi, citando motivi di sicurezza nazionale. L’obiettivo dichiarato è ridurre il deficit commerciale e fermare pratiche ritenute discriminatorie verso gli Usa.
Ex-Ilva: La strada verso l’accordo di programma per la decarbonizzazione dell’ex Ilva di Taranto si semplifica dopo l’incontro tra Mimit, Regione Puglia ed enti locali, con un nuovo incontro fissato per il 15 luglio, come indicato dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. Il Mimit propone due ipotesi con tre forni elettrici e impianti di preridotto per 6 milioni di tonnellate annue, con tempi ridotti a 8 anni. Restano discussioni sulla nave di rigassificazione: in porto, a 12 miglia o vicino alla diga foranea. In alternativa, si ipotizza il preridotto a Gioia Tauro con gas Tap e tempi di 7 anni. Il Comune di Taranto chiede impegni vincolanti nel decreto ex Ilva e il coinvolgimento dei sindacati. Urso parla di «giornata storica», ma avverte che la decarbonizzazione comporterà meno posti di lavoro.