Politica Interna
Meloni in Parlamento: Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato in Parlamento il sostegno dell’Italia all’impegno NATO del 2% del PIL per la difesa, parlando di “deterrenza” e citando il motto “si vis pacem, para bellum”. Ha escluso una difesa europea parallela alla NATO, giudicandola una duplicazione inutile, e ha ribadito la priorità alle aziende italiane per gli investimenti militari. Elly Schlein ha criticato la linea, dicendo che preparare la guerra è sbagliato. Scontro anche con Conte, che ha smentito di aver firmato l’impegno quando era premier. Meloni ha chiarito che la spesa sarà distribuita in dieci anni e rivista nel 2029.
Terzo Mandato: L’emendamento della Lega per permettere un terzo mandato ai presidenti di Regione è arrivato in commissione al Senato, ma senza un vero accordo politico nella maggioranza. Forza Italia si è subito sfilata, e anche Fratelli d’Italia ha fatto sapere che voterà contro. Lo stesso presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha commentato che si tratta più di un tramonto che di un’eclissi, lasciando intendere che la partita è chiusa. La Lega però ha voluto comunque portare avanti la proposta, per marcare la propria posizione: un messaggio chiaro a Zaia e a Meloni, in vista della successione in Veneto.
Politica Estera
Guerra in Iran: Dopo dodici giorni di conflitto, è stata raggiunta una tregua tra Israele e Iran, sebbene la situazione resti fragile. L’intervento decisivo è arrivato dal presidente Trump, che ha esercitato forti pressioni su entrambi i Paesi per fermare le ostilità. Netanyahu ha definito la tregua “una vittoria storica”, mentre Trump ha rivendicato il merito di aver bloccato il conflitto e colpito i siti nucleari iraniani. Tuttavia, l’intelligence americana sostiene che il programma nucleare di Teheran sia stato solo temporaneamente rallentato. Il presidente iraniano Pezeshkian ha parlato di tregua imposta, ma si è detto disponibile a negoziare. Resta alta la tensione, con Teheran che rivendica il diritto a proseguire l’arricchimento dell’uranio.
NATO: Al vertice NATO all’Aia, Donald Trump ha chiesto ai Paesi membri di portare al 5% del PIL la spesa per difesa e sicurezza entro il 2035. La proposta, appoggiata da Francia, Germania e Regno Unito, ha diviso l’Alleanza, con la Spagna contraria e il Nord Europa più compatto. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha svolto un ruolo chiave nel mediare una soluzione sostenibile, promuovendo una “modulazione” che prevede un incremento graduale dello 0,15% annuo, conciliando le richieste USA con le regole del Patto di Stabilità. Durante un colloquio riservato con Trump, Meloni ha affrontato anche la crisi in Medio Oriente, oggetto di discussione con il Quirinale e i ministri prima del summit.
Economia e Finanza
Risiko Bancario: L’OPS di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca dovrebbe partire il 7 o 14 luglio, con l’obiettivo di concludersi entro metà agosto. La BCE ha dato un primo via libera, in attesa della decisione formale entro il 27 giugno. MPS punta ad acquisire almeno il 66,67% del capitale di Mediobanca, ma la soglia minima resta incerta. L’operazione è sotto osservazione anche da Consob e Commissione Ue, mentre la Procura di Milano indaga su possibili irregolarità nel recente collocamento del 15% di MPS. L’offerta attuale è finanziariamente svantaggiosa per gli azionisti di Mediobanca, ma un rilancio non è escluso grazie alla solida posizione patrimoniale dell’istituto.
Tim: L’assemblea dei soci di Tim ha approvato l’allargamento dell’oggetto sociale nello statuto, passo chiave per sviluppare sinergie con Poste Italiane, ora primo azionista con il 24,8%. Via libera anche ai conti 2024, alla politica di remunerazione e al piano di stock option. Bocciate invece, per pochi voti, le modifiche statutarie sul numero dei consiglieri e sulla soglia per presentare liste. Al momento non è previsto l’ingresso di rappresentanti di Poste nel board. Attesa ora per il giudizio in Cassazione sul rimborso da un miliardo legato al canone del 1998.