Rassegna Stampa di Lunedì 23 giugno 2025

Politica Interna

Dialogo politico: L’attacco USA all’Iran scuote anche il governo italiano, colto di sorpresa nella notte. Il ministro Crosetto avverte del rischio di ritorsioni nelle prossime 48-72 ore, mentre il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avvia contatti internazionali e parla con l’opposizione: in una telefonata alla Presidente, Elly Schlein ha mostrato di non voler inasprire i toni in un momento così delicato, pur invitandola a prendere le distanze dal conflitto. Conte critica duramente l’intervento USA, chiedendo soluzioni diplomatiche e il disimpegno dell’Italia. Anche Avs, Renzi e Calenda sollecitano il governo a dissociarsi dall’attacco e a lavorare per una riapertura dei negoziati. Oggi e domani Giorgia Meloni riferirà in Parlamento.

Sicurezza: L’attacco USA all’Iran accende l’allerta sicurezza anche in Italia. Il Comitato di Analisi strategica antiterrorismo e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocati dal ministro Piantedosi, hanno rafforzato le misure di prevenzione e vigilanza su oltre 29mila obiettivi sensibili, con particolare attenzione a siti legati a interessi USA e israeliani. Massima allerta anche sul Vaticano, sulle infrastrutture e sui luoghi turistici. Numerosi militari italiani all’estero in aree a rischio, sono stati riposizionati, pur non essendo direttamente coinvolti nel conflitto.

Politica Estera

Iran: Gli Stati Uniti hanno colpito tre siti nucleari iraniani (Fordow, Natanz e Isfahan) nella notte tra il 21 e il 22 giugno, segnando il loro ingresso diretto nel conflitto iniziato da Israele. L’operazione, denominata Midnight Hammer, è stata definita un “successo spettacolare” dal presidente Trump, ma ha suscitato condanne internazionali e forti reazioni iraniane. Teheran minaccia ritorsioni e valuta opzioni che vanno da attacchi regionali alla chiusura dello stretto di Hormuz. L’escalation rischia gravi conseguenze economiche e ambientali, oltre a possibili sviluppi terroristici nel Medio Oriente e nel Nord Africa.

Scenario internazionale: Dopo l’attacco statunitense ai siti nucleari iraniani, l’Europa si scopre marginale nelle dinamiche decisionali del Medio Oriente, dominato dagli assi Washington-Israele e Mosca-Brics. I leader europei invitano Teheran alla de-escalation, mentre si moltiplicano i timori per un conflitto allargato. Londra, l’unica ad essere avvertita in anticipo dell’attacco, Parigi e Berlino prendono posizioni caute, tra evacuazioni e appelli diplomatici. Intanto, Russia e Cina condannano l’azione americana, accusando gli USA di violare il diritto internazionale e aggravare l’instabilità globale, anche se Pechino tenta un ruolo di mediazione.

Economia e finanza

Petrolio: Lunedì di tensione sui mercati a causa dell’attacco statunitense ai siti nucleari iraniani, che ha aumentato le preoccupazioni di escalation in Medio Oriente e aveva spinto il prezzo del petrolio in rialzo di 4-5 dollari al barile, con un incremento dell’11% già dal 13 giugno. Alcuni analisti, ipotizzano balzi tra i 120 e i 200 dollari in caso di chiusura dello Stretto di Hormuz da parte iraniana. Le Borse, finora poco scosse, potrebbero risentire dell’aggravarsi della crisi, mentre si rafforzano gli asset rifugio come oro e titoli di Stato. In controtendenza, la Borsa israeliana segna un +1,8%, spinta dalla speranza di una rapida conclusione del conflitto.

Bonus casa: Nel 2025 lo stop generalizzato alla cessione del credito e allo sconto in fattura spingerà ancor più i contribuenti a usare le detrazioni fiscali, come già accaduto nel 2024. I dati dei modelli 730 confermano l’aumento dei beneficiari di tutti i bonus casa, con un +5,6% per il bonus ristrutturazioni e una crescita dell’ecobonus. Alcune agevolazioni, come quelle per barriere architettoniche e mobili, registrano però una riduzione della rata media detratta, a causa dei limiti più restrittivi. Anche il superbonus cala (-6,5%) per la minore aliquota e la diluizione su 10 anni.