Politica Interna
Elezioni Comunali: A Trento il centrosinistra conferma Franco Ianeselli sindaco con il 54,65%, mentre la sfidante del centrodestra si ferma al 26,6%; il PD cresce di 4 punti. A Bolzano si andrà al ballottaggio il 18 maggio, con il centrodestra in vantaggio: Claudio Corrarati (36,3%) davanti al centrosinistra di Juri Andriollo (27,3%). Decisivo sarà l’orientamento della Svp, primo partito con il 16,1%. La Lega crolla nei consensi, dimezzando i consiglieri, mentre Fratelli d’Italia cresce nettamente e reclama più spazio nelle future sfide regionali. Il prossimo test sarà Genova il 25 maggio.
Referendum: In vista del referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, nel centrodestra si fa strada la scelta dell’astensione. Forza Italia e Lega, seguite da Fratelli d’Italia, considerano legittimo e coerente non partecipare al voto, ritenendo che non condividere i quesiti referendari sia di per sé una posizione politica chiara. Le opposizioni, invece, esprimono preoccupazione: Pd, M5S, Alleanza Verdi e Sinistra e +Europa sottolineano l’importanza della partecipazione democratica e criticano chi governa per non favorire il coinvolgimento dei cittadini. La Cgil, promotrice dei quesiti sul lavoro, si dice allarmata da questo invito all’astensione.
Politica Estera
Romania: George Simion, leader conservatore e vicepresidente del gruppo ECR, ha ottenuto il 40,96% alle presidenziali romene, superando le previsioni dei sondaggi e puntando al ballottaggio del 18 maggio contro il centrista Nicusor Dan (20%). Sommati ai voti dell’ex premier Ponta (13,05%), Simion potrebbe avere la maggioranza. Simion ha ampliato la base elettorale anche tra giovani e romeni all’estero, promettendo un governo conservatore ispirato a Giorgia Meloni. La vittoria ha portato alle dimissioni del premier Ciolacu, mentre pesa un’inchiesta giudiziaria su figure vicine al governo uscente.
Conflitto Medio Oriente: Israele si prepara a una vasta offensiva su Gaza se non sarà raggiunta una tregua prima della visita di Donald Trump (13-16 maggio). Il governo ha approvato un piano per la “conquista di Gaza” e la sconfitta totale di Hamas, con il coinvolgimento di riservisti e società private per la gestione degli aiuti. L’operazione, chiamata “Carri di Gedeone”, prevede attacchi su larga scala e lo sfollamento di gran parte della popolazione. La destra esulta, ma crescono le tensioni interne, con proteste a Gerusalemme da parte dei familiari degli ostaggi. Intanto, Israele e USA avrebbero colpito postazioni Houthi in Yemen, in risposta a raid su Tel Aviv.
Macron- von der Leyen: A Parigi, Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen rilanciano l’idea di attrarre ricercatori internazionali in fuga dagli Stati Uniti, proponendo investimenti nazionali ed europei nella ricerca. La Francia stanzia 100 milioni di euro e l’Ue prevede 500 milioni nel triennio 2025-2027. Critiche dai sindacati francesi, che denunciano carenze strutturali nelle università. In Italia, reazioni miste e rivendicazioni del governo sul proprio impegno in materia: «Gli altri annunciano, l’Italia ha già fatto», ha dichiarato il ministro della Ricerca, Anna Maria Bernini.
Economia e Finanza
Bankitalia: Il governatore di Bankitalia Fabio Panetta, aprendo la 58ª riunione della Banca Asiatica di Sviluppo a Milano, ha lanciato l’allarme contro i rischi del protezionismo, che minaccia i progressi della cooperazione economica globale. Ha elogiato il ruolo centrale delle istituzioni multilaterali nella promozione della stabilità e dello sviluppo. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito l’urgenza di politiche coordinate per fronteggiare tensioni geopolitiche e “creare un ambiente commerciale chiaro, stabile e prevedibile”. In un colloquio con la ministra indiana Sitharaman, si è parlato di intensificare i rapporti bilaterali. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato il valore strategico della cooperazione internazionale.
Automotive: John Elkann (Stellantis) e Luca de Meo (Renault) lanciano un appello congiunto all’Europa affinché agisca con urgenza per salvare l’industria automobilistica. La Cina, per la prima volta, supererà la produzione congiunta di Europa e USA, mentre il mercato europeo è in calo da cinque anni. I manager chiedono regole più adatte alle city car e una strategia che rilanci la domanda. Criticano la direttiva 2035, giudicata troppo rigida e distante dalle reali possibilità del mercato. Per entrambi, serve una transizione sostenibile ma anche concreta.