Rassegna Stampa di Martedì 15 luglio 2025

Politica Interna

Elezioni regionali: Eugenio Giani dovrebbe essere il candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Toscana, anche se la decisione non è stata ancora ufficializzata per evitare tensioni interne e per rispettare il confronto con il M5S. Dopo una lunga riunione con Elly Schlein e i vertici del Pd, sembra ormai certo che il governatore uscente sarà ricandidato. Giorgia Meloni incontrerà i leader del centrodestra giovedì prossimo, per definire le candidature alle Regionali d’autunno. In Puglia e Toscana l’accordo sembra chiuso con D’Attis (FI) e Tomasi (FdI). Restano in sospeso Campania e Veneto: nella prima si attende una mossa del centrosinistra; nel Veneto, invece, pesano le tensioni tra Salvini e Zaia, che minaccia una lista autonoma se non sarà coinvolto nella scelta del candidato.

Cultura: Il Ministero della Cultura ha revocato 66 milioni di euro di crediti d’imposta a causa di verifiche sui finanziamenti pubblici nel settore cinematografico, evidenziando l’intensificarsi dei controlli sull’uso delle risorse pubbliche. Oltre alla revoca dei finanziamenti già concessi, non sono state approvate e risultano quindi respinte, altre richieste di credito per ulteriori 22 milioni di euro. Lo ha reso noto la sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni. Intanto si è accesa una polemica fra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli e l’editorialista del Corriere della Sera Ernesto Galli della Loggia, riguardo alle critiche rivolte da quest’ultimo alle politiche del ministero.

Politica Estera

Ucraina: Il presidente Donald Trump ha annunciato possibili dazi severi contro la Russia, se non verrà trovato un accordo per fermare la guerra in Ucraina entro 50 giorni. Durante un incontro con il segretario generale della NATO Mark Rutte, Trump ha espresso delusione verso Vladimir Putin e ha confermato l’invio di armi all’Ucraina tramite la NATO, sottolineando che saranno i Paesi europei a coprirne i costi. Mosca ha replicato dichiarando che le forniture di armi dagli Stati Uniti all’Ucraina non si sono mai interrotte.

Israele: Si aprono spiragli nel negoziato tra Israele e Hamas: secondo fonti del gabinetto di sicurezza, Netanyahu sarebbe ora disposto a compromessi per un accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, incluso il ritiro parziale dell’esercito da Gaza. Le trattative proseguono a Doha, ma richiederanno ancora alcuni giorni. Hamas però smentisce l’apertura israeliana, accusando Netanyahu di voler ostacolare i negoziati e prolungare una guerra senza prospettive, con gravi rischi per prigionieri, soldati e la stabilità della regione. Intanto cresce la tensione tra Israele e Damasco: l’esercito israeliano è intervenuto nel sud della Siria per proteggere la comunità drusa, presa di mira dalle forze governative siriane.

Economia e finanza

Dazi USA: Giorgia Meloni punta al dialogo con gli USA per evitare i dazi del 30% minacciati da Trump, mirando a un accordo vicino al 10%, e affidando il negoziato alla Commissione UE. La Lega spinge per una trattativa bilaterale, ma si trova isolata nella maggioranza: anche Forza Italia si oppone a negoziati separati, chiedendo un’Europa forte e unita. Il ministro Antonio Tajani, in missione a Washington, sottolinea l’importanza di evitare una guerra commerciale. Intanto, l’opposizione critica la gestione della crisi, e chiede che la presidente del Consiglio Meloni ne riferisca in Parlamento.

Unicredit: La Commissione europea ha manifestato perplessità sul decreto con cui il governo italiano ha autorizzato Unicredit a tentare la scalata su Banco Bpm. La Commissione ritiene che le condizioni imposte a Unicredit siano in potenziale violazione del diritto UE, in particolare sulla libera circolazione dei capitali e la vigilanza della BCE. Palazzo Chigi ha 20 giorni per replicare. Meloni difende il decreto, con il sostegno di Salvini che attacca Bruxelles. Il vicepresidente Tajani invita alla prudenza, riconoscendo la competenza dell’UE. Intanto, l’OPA di Unicredit resta debole (0,14% adesioni), e si valutano nuove mosse, incluso un possibile rilancio o ritiro.