Rassegna Stampa di Martedì 13 maggio 2025

Politica Interna

Referendum: A pochi giorni dai referendum dell’8 e 9 giugno, il dibattito tra i loro promotori e i sostenitori dell’astensione si intensifica. Nel PD si apre una frattura interna, con l’area riformista in difficoltà dopo la sconfessione del Jobs Act da parte di Elly Schlein. Polemiche anche contro la Rai, accusata di oscurare il voto, e contro figure istituzionali come il presidente del Senato Ignazio La Russa (FdI) e il governatore del Friuli Fedriga (Lega) per aver annunciato l’astensione. Magi (+Europa) parla di sabotaggio mediatico, e promette azioni legali. Matteo Renzi (Iv) critica la Cgil, le cui posizioni offrirebbero un vantaggio a Meloni.

Cultura: In un’intervista a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro Giuli rivendica le sue esperienze giornalistiche con il Foglio diretto da Giuliano Ferrara, e replica a Massimo Cacciari, che lo aveva criticato, affermando che “io sono pur sempre il ministro politico di un governo di destra repubblicana” e che non intende “depoliticizzare” il suo ruolo. Giuli riconosce l’importanza della critica e della satira: “Il potere deve essere criticato, per definizione”. Sostiene infine che la cultura sia “un bene di tutti” e che oggi “la destra è più popolare e rappresenta le aspettative della maggior parte degli elettori”.

Politica Estera

Ucraina: Il presidente ucraino Zelensky attende a Istanbul l’incontro con il presidente russo Putin, con l’obiettivo di raggiungere un cessate il fuoco duraturo e immediato. La UE e gli USA insistono sulla condizione di un’immediata sospensione del conflitto, mentre il presidente turco Erdogan si offre come ospite del summit. Donald Trump, in partenza per una missione in Medio Oriente, non esclude una tappa in Turchia per presenziare al vertice. La Cina chiede un accordo di pace vincolante per chiudere il conflitto. L’Italia, tramite il ministro degli Esteri Antonio Tajani, partecipa alla riunione del gruppo di Weimar e si prepara all’approvazione del 17° pacchetto di sanzioni contro Mosca. Ieri, Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il Papa, che ha invitato a Kiev.

Leone XIV: Papa Leone XIV ha incontrato oltre 5.000 giornalisti e operatori dei media nell’Aula Paolo VI in Vaticano, invitandoli a essere “operatori di pace” e a “disarmare le parole” per contribuire alla pace nel mondo. Ha esortato a rifiutare “il paradigma della guerra” e a promuovere una comunicazione che cerchi la verità con amore, senza inseguire il consenso. Riguardo all’intelligenza artificiale, ha sottolineato la necessità di “responsabilità e discernimento” per orientarla al bene comune. Ha infine espresso solidarietà ai giornalisti incarcerati, ricordando che “solo i popoli informati possono fare scelte libere”.

Economia

Dazi USA: Dopo il vertice di Ginevra, Stati Uniti e Cina hanno annunciato la sospensione per 90 giorni di parte dei dazi doganali punitivi, con riduzioni dei dazi statunitensi al 30% e di quelli cinesi al 10%. Entrambe le parti escludono un disaccoppiamento economico e ribadiscono l’importanza di relazioni commerciali sostenibili e reciproche. È stato concordato un meccanismo di dialogo permanente tra rappresentanti di alto livello. La notizia ha avuto effetti positivi sui mercati, con forti rialzi di Borse, petrolio e dollaro, in attesa dell’incontro fra Donald Trump e Xi Jinping.

MES: L’Eurogruppo rinnova la pressione sull’Italia per la mancata ratifica della riforma del Meccanismo europeo di stabilità (MES), bloccata dal Parlamento. Il ministro Giorgetti ha ribadito di non poter controllare il voto della maggioranza e ha parlato di “notevole difficoltà”. Durante l’ultima riunione, diversi ministri europei hanno sollecitato la ratifica, mentre il direttore del MES, Pierre Gramegna, ha avvertito che senza l’approvazione italiana non potrà attivarsi la linea di credito da 68 miliardi di euro per il Fondo di risoluzione unico delle banche, con rischi concreti in caso di crisi.