Politica Interna
Comunità ucraina: In occasione del terzo anniversario dell’invasione russa, la comunità ucraina ha organizzato manifestazioni in diverse città italiane, tra cui Roma, Milano e Napoli. L’opposizione, però, si divide sulla guerra invece di offrire un unico fronte compatto. I riformisti del Pd, insieme a Italia Viva, Azione e Più Europa, sostengono le manifestazioni pro-Kiev e il supporto militare a Zelensky. M5S e AVS, invece, si schierano con le reti pacifiste, promuovendo il cessate il fuoco e opponendosi all’aumento delle spese militari. Il 5 aprile il M5S organizzerà una propria manifestazione contro l’invio di armi all’Ucraina. La segretaria dem Elly Schlein non ha partecipato a nessuna manifestazione.
Lega: L’europarlamentare Roberto Vannacci scuote la Lega in vista delle elezioni regionali in Toscana, criticando la candidatura di Elena Meini e lasciando intendere una possibile corsa autonoma con il suo movimento “Il Mondo al Contrario”. Vannacci contesta il suo mancato coinvolgimento nella scelta del candidato leghista e sottolinea la necessità di un cambiamento nella strategia del centrodestra. Pur dichiarandosi parte della Lega, Vannacci suggerisce che la leadership di Salvini debba rinnovarsi per risollevare il partito in Toscana, alimentando tensioni interne alla coalizione.
Politica Estera
Germania: A 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino, la Germania affronta una nuova divisione politica tra un Ovest dominato dai popolari della CDU-CSU e un Est roccaforte dell’AfD. Le elezioni anticipate hanno visto la vittoria dei popolari di Friedrich Merz con il 28,5%, mentre l’estrema destra di Alice Weidel ha raggiunto un successo storico con il 20,6%. La SPD è crollata al 16,5%, i Verdi all’11,8% e l’FDP è restato fuori dal Bundestag. Con un’affluenza dell’84%, il voto ha premiato le forze antisistema e segnato un cambio di rotta per la Germania in crisi politica, economica e culturale.
G7: Giorgia Meloni parteciperà oggi in videoconferenza al suo primo G7 come capo del governo italiano, e non come presidente. Questa volta deve affrontare un contesto internazionale cambiato, dove il comunicato finale potrebbe riflettere un equilibrio diplomatico piuttosto che una posizione unitaria. La parola “aggressione” contro l’Ucraina, inizialmente esclusa, è stata reinserita nel testo finale, evidenziando le tensioni interne. Meloni, dopo un iniziale rifiuto di partecipare, ha definito la guerra russa come una “brutale aggressione”. Intanto, l’Italia dovrà votare due risoluzioni all’ONU: una filo-ucraina sostenuta da Francia e Regno Unito, e una americana più generica, condivisa anche da Mosca, segnando una delicata scelta diplomatica.
Ucraina: A tre anni dall’invasione russa dell’Ucraina, il presidente Volodymyr Zelensky esorta a una maggiore unità tra Stati Uniti ed Europa per garantire una “pace duratura”, mentre offre di dimettersi in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla NATO. Zelensky ha invitato Trump a Kiev per discutere di un accordo sulle risorse minerarie ucraine, in cambio di assistenza per la sicurezza. Nel frattempo, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, visita Kiev per riaffermare il sostegno europeo all’Ucraina, mentre Macron e Starmer sono in arrivo a Washington per vedere Trump, e lavorare un piano per il dispiegamento di 30.000 soldati europei di peacekeeping in Ucraina, se Mosca e Kiev raggiungeranno un cessate il fuoco.
Economia
Saipem: Saipem e la norvegese Subsea7 si fonderanno in un colosso dell’ingegneria energetica da 20 miliardi di ricavi, con sede in Italia e quotazione anche in Norvegia. La nuova società, Saipem7, avrà una governance paritetica, con Alessandro Puliti come AD e Kristian Siem come presidente. Eni, Cdp Equity e Siem Industries deterranno il 29% del capitale. L’accordo, che non prevede OPA, sarà finalizzato nella seconda metà del 2026. Con un portafoglio ordini di 43 miliardi e 45.000 dipendenti, la fusione rafforza la posizione globale nel settore petrolifero e delle rinnovabili.