Rassegna Stampa di Domenica 16 marzo 2025

Politica Interna

Manifestazioni: Piazza del Popolo a Roma si è riempita ieri di manifestanti con bandiere europee e arcobaleno per un evento apartitico nato dall’appello di Michele Serra. Oltre 50.000 persone si sono ritrovate per un’Europa unita, anche se divise sul progetto ReArm Eu. Erano presenti leader dell’opposizione, sindacati e personalità culturali, tranne il M5S. Contemporaneamente, altre manifestazioni alternative, in Piazza Barberini e vicino al Circo Massimo, esprimevano posizioni pacifiste e sovraniste, con critiche sia al governo che all’UE.

Lega: Durante un incontro della Lega ad Ancona, in vista del congresso di aprile, che rieleggerà Salvini alla guida del partito, è emersa la volontà di tornare alle radici del partito, mettendo al centro i rapporti fra le piccole imprese e le banche. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, esponente moderato della Lega, ha criticato le politiche di riarmo europee, mentre il vicepresidente del Consiglio Salvini ha preso una posizione pragmatica su Trump, sottolineando l’importanza di mantenere buoni rapporti con gli USA. Salvini ha anche ribadito il no a un nuovo debito europeo per le armi, lanciando una sfida interna al partito: “Chi vuole guidare la Lega si candidi”.

Politica Estera

Ucraina: Un incontro virtuale tra i leader di 26 Stati, convocato dal premier britannico Keir Starmer, ha ribadito il sostegno dell’Europa e di altri Paesi all’Ucraina, nonostante le diversità di vedute. Il presidente ucraino Zelensky ha partecipato alla riunione della “coalizione dei volenterosi”, assenti Ungheria e Slovacchia. Starmer ha sottolineato la necessità di azioni concrete per la pace, esortando Putin a fermare gli attacchi e a sedersi al tavolo delle trattative. Anche Macron ha evidenziato l’importanza di aiutare l’Ucraina a resistere e costruire un esercito robusto. Il Presidente Meloni, presente al vertice, ha riaffermato le posizioni dell’Italia: no all’invio di truppe, sostegno a Trump e no al debito per le armi.

Serbia: A Belgrado, oltre centomila manifestanti hanno protestato contro il presidente Aleksandar Vucic e il suo governo, in seguito al crollo della pensilina di una stazione ferroviaria a Novi Sad che ha causato 15 morti. I cittadini accusano la corruzione e la scarsa qualità dei lavori edili, chiedendo giustizia per i responsabili. Nonostante le dimissioni di alcuni funzionari, la popolazione chiede le dimissioni del presidente. Vucic ha respinto l’idea di un governo di transizione e le accuse, lamentando un complotto contro di lui. La protesta, pacifica ma tesa, ha visto anche scontri, arresti e una contromanifestazione dei sostenitori di Vucic, tra cui gruppi di ultranazionalisti.

Economia

Abi: Il vice direttore generale vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero, ha evidenziato l’impatto dell’incertezza geopolitica sui tassi di interesse. A febbraio 2025, i tassi sui mutui prima casa sono aumentati leggermente al 3,17%, dopo un periodo di calo dovuto ai tagli della BCE. I tassi a lungo termine sono cresciuti, mentre quelli a breve termine si sono stabilizzati. Per i prestiti alle imprese, il tasso medio è sceso al 3,98%. Nonostante un rallentamento della crescita economica e una flessione della domanda di prestiti, si registrano segnali di ripresa nel credito alle famiglie. La raccolta indiretta è aumentata, con una crescita dei depositi a febbraio del 2,1%.

Credito: Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha criticato le grandi banche per non sostenere adeguatamente le piccole e medie imprese, sottolineando l’importanza della “biodiversità bancaria”. Durante un evento della Lega ad Ancona, ha ribadito la necessità di ispirare fiducia agli imprenditori, citando misure come la Flat Tax e la pace fiscale. Ha inoltre visto nell’approccio protezionista di Trump un’opportunità per rivedere le regole della concorrenza globale, criticando l’UE per regolamentazioni che penalizzano le imprese europee, segnando il passaggio da un’ideologia “green” al realismo economico.