Rassegna Stampa di Lunedì 10 febbraio 2025

Politica Interna

Governo/Magistratura: Nonostante la disponibilità al dialogo dichiarata da Meloni e Mantovano, la protesta dei magistrati continua, con coccarde tricolori sulle toghe e uno sciopero generale previsto per il 27 febbraio. Lo scontro tra governo e magistratura resta acceso, alimentato dalle polemiche sui casi Almasri e Caputi. Il centrodestra attacca l’Anm, mentre Forza Italia accusa i magistrati di uno “sciopero eversivo”. Intervistato dai maggiori quotidiani nazionali, il nuovo presidente dell’Anm Cesare Parodi sottolinea che la protesta non è contro il governo, ma serve a portare all’attenzione pubblica le criticità della riforma della giustizia.

Albania: Il governo italiano sta valutando un nuovo decreto sull’Albania per accelerare l’utilizzo dei centri migranti lì costruiti. L’idea è trasformare queste strutture in Centri per i Rimpatri (Cpr), destinati ai migranti irregolari già presenti in Italia con decreto di espulsione. Così si eviterebbe il passaggio della convalida giudiziaria, spesso rifiutata dai tribunali. Parallelamente, si discute la proposta di Matteo Renzi di usarli come carceri per detenuti albanesi in Italia, ma ciò negherebbe l’effetto deterrente voluto da Meloni. Il ministro Piantedosi ha spinto per anticipare il Patto europeo su asilo e immigrazione, favorendo centri di rimpatrio in Paesi terzi.

Politica Estera

Usa/Russia: Donald Trump ha rivelato di aver parlato con Vladimir Putin, senza specificare quando, e afferma di avere un piano per porre fine alla guerra in Ucraina. Il Cremlino non ha confermato né smentito il contatto, mantenendo ambiguità sulla questione. La telefonata precede la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove si discuteranno possibili soluzioni diplomatiche. Trump propone un cessate il fuoco e zone demilitarizzate. La Russia resta ferma sulle sue richieste: Ucraina fuori dalla NATO e controllo di quattro regioni. Intanto, l’esercito russo avanza nel Sud-Est ucraino, puntando a posizioni strategiche.

Israele: L’esercito israeliano si è ritirato dal corridoio Netzarim a Gaza, lasciando ai palestinesi la possibilità di muoversi più liberamente. Un ufficiale israeliano ha dichiarato che torneranno, mentre Netanyahu ha ribadito l’impegno per il piano di Trump, che prevede la costruzione di una “Riviera” dopo il trasferimento dei palestinesi. La trattativa per il rilascio degli ostaggi prosegue, ma Netanyahu sembra riluttante a procedere con il cessate il fuoco. I prigionieri liberati continuano a denunciare torture e malnutrizione nei tunnel di Hamas.

Germania: Nel dibattito televisivo a due settimane dal voto Scholz ha accusato Merz di aver infranto la promessa di non collaborare con l’estrema destra dell’AfD, mentre Merz ha contrattaccato con un’intervista passata del cancelliere per difendersi. Il tema dell’immigrazione ha dominato il confronto, con Scholz che ha difeso il suo operato e Merz che ha accusato il governo di aver fallito. Il dibattito si è concluso in sostanziale pareggio, con un lieve vantaggio nei sondaggi per Scholz (37% contro il 34% di Merz).

Economia

Dazi Usa/Cina: Donald Trump riapre il fronte della guerra commerciale, imponendo nuovi dazi globali del 25% su acciaio e alluminio e scontrandosi con la Cina. Pechino risponde con tariffe del 10-15% su 14 miliardi di dollari di merci americane, colpendo gas naturale, carbone, auto e attrezzature agricole. Nonostante le tensioni, Xi Jinping sembra lasciare aperto uno spiraglio per negoziare. Gli analisti temono un’escalation, mentre Trump annuncia barriere doganali “reciproche” contro chi impone tariffe agli USA. La Cina potrebbe rafforzare i legami con Messico, Vietnam, Indonesia e India per compensare le perdite.