Rassegna Stampa di Domenica 20 ottobre 2024

Politica Interna

Quirinale: L’Italia si trova nuovamente di fronte a uno scontro tra politica e magistratura, con il presidente Sergio Mattarella che cerca di evitare conseguenze dannose. Dopo che il Tribunale di Roma ha bloccato il “modello Albania” per la gestione dei migranti, il governo di Giorgia Meloni punta a varare un decreto ad hoc per superare la bocciatura dei “trattenimenti”, basata anche su una sentenza della Corte di giustizia europea. Mattarella è preoccupato per un potenziale conflitto istituzionale e tensioni con l’UE, ed esaminerà le leggi in questione con particolare attenzione alla loro coerenza con il diritto comunitario.

Giustizia: Il confronto tra governo e magistratura prosegue, per la decisione dei giudici riguardo ai migranti trasferiti in Albania. Le opposizioni chiedono le dimissioni del Guardasigilli Nordio che, intervistato dalla Repubblica, difende la linea del governo: “la sentenza della Corte Ue non è stata disapplicata da noi -ha dichiarato il ministro- ma male interpretata dai nostri giudici. La definizione di Paese sicuro non può spettare alla magistratura, ma è una valutazione politica pur nei parametri del diritto internazionale”. Riguardo a temi attuali come la separazione delle carriere dei magistrati, Nordio esclude un asservimento della magistratura al governo: “sarà esattamente il contrario. Sarà come nel Paese dov’è nata la democrazia, la Gran Bretagna: indipendente dall’esecutivo, ma senza gli enormi poteri di cui dispone ora senza alcuna responsabilità”.

Politica Estera

G7 Difesa: Al Palazzo Reale di Napoli, dove si tiene la prima riunione dei ministri della Difesa nella storia del G7, ha suscitato attenzione la notizia del drone partito dal Libano che ha centrato la residenza di Netanyahu, causa di preoccupazione per una possibile escalation tra Israele, Libano e Iran. Il ministro Crosetto ha rinviato le missioni a Beirut e Tel Aviv, mentre gli USA chiedono a Israele di ridurre gli attacchi per proteggere i civili. I ministri del G7 hanno condannato il supporto di Teheran a gruppi come Hamas e Hezbollah, insistendo sull’importanza di mantenere la missione UNIFIL e rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite. Manifestanti pro Palestina hanno tentato l’irruzione al summit.

Medio Oriente: Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, attualmente in missione in Medio Oriente, è stato intervistato dal Giornale, al quale ha spiegato la propria agenda: “incontrerò il Presidente Isaac Herzog, il ministro degli Esteri Israel Katz e a Ramallah il primo ministro palestinese Mustafa”. Sull’andamento del conflitto in corso, secondo Tajani “c’è la possibilità che Israele, avendo vinto militarmente, (…), possa guardare con più disponibilità al cessate il fuoco a Gaza, ottenendo in cambio la libertà per gli ostaggi”. Il ministro sostiene con convinzione il ruolo della missione Unifil in Libano: “io credo che la soluzione per garantire la stabilità deve essere creare un “cuscinetto” Unifil tra il confine israeliano fino al fiume Litani verso nord. Dal fiume, salendo ancora verso nord, l’esercito regolare libanese. Ancora più a nord gli Hezbollah”.

Economia e Finanza

Manovra di Bilancio: La nuova Legge di Bilancio, che verrà presentata alla Camera, vale 30 miliardi di euro e potrebbe aumentare con il gettito del concordato fiscale per gli autonomi. Il governo punta a ridurre l’aliquota Irpef e ad aumentare la Flat Tax per le partite IVA. Matteo Salvini ha dichiarato che la manovra mira ad aumentare gli stipendi dei dipendenti con redditi fino a 40.000 euro. Il Parlamento avrà il compito di riequilibrare il carico fiscale tra benzina e gasolio. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che eventuali nuove spese, come lo sconto sulla tassazione delle criptovalute chiesto dalla Lega, richiederanno risorse aggiuntive, come tagli o nuove tasse.

P.A.: Dopo le proteste dei sindacati dell’auto, anche i dipendenti pubblici e sanitari sono scesi in piazza a Roma per chiedere il rinnovo dei contratti, nuove assunzioni, la fine del precariato e contestare la manovra del governo. Circa 30.000 manifestanti, guidati da Cgil e Uil, hanno criticato le risorse stanziate per il rinnovo contrattuale e per la sanità pubblica, considerate insufficienti rispetto all’inflazione e alle necessità del settore. I leader sindacali Landini (Cgil) e Bombardieri (Uil) hanno annunciato possibili scioperi e proteste future se il governo non apporterà cambiamenti alla manovra. Per gli statali, ci si avvia verso un contratto solitario Cisl.