Politica Interna
Meloni alla Camera: Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla Camera prima del Consiglio europeo, ha suscitato un forte dibattito citando alcuni passaggi del Manifesto di Ventotene, criticandone il contenuto e scatenando la reazione dell’opposizione e una sospensione della seduta. Sullo sfondo resta la questione del ReArm Europe, su cui la Lega ha espresso riserve, mentre Forza Italia ha ribadito il proprio sostegno. Alla fine la Camera ha approvato la risoluzione di maggioranza relativa alle comunicazioni del presidente Meloni, in vista del Consiglio europeo di oggi e domani: favorevoli 188, i contrari 125 e 9 gli astenuti.
Opposizioni: Le parole di Giorgia Meloni sul Manifesto di Ventotene hanno suscitato una forte reazione da parte delle opposizioni, che hanno espresso il timore di un tentativo di ridimensionare il valore storico del documento. Elly Schlein ha sottolineato come il Manifesto sia riconosciuto in tutta Europa come una delle basi fondanti dell’Unione. Il dibattito in Parlamento si è acceso, con diverse forze politiche che hanno ribadito l’importanza di superare i nazionalismi per preservare la pace e la cooperazione tra gli Stati.
Politica Estera
Conflitto Ucraina: Trump e Zelensky hanno avuto una telefonata per discutere dei progressi verso la pace in Ucraina, dopo la chiamata del presidente americano con Putin. Si è parlato di cessate il fuoco, fornitura di sistemi Patriot e gestione USA delle centrali nucleari ucraine. Il conflitto però prosegue: nella notte numerosi gli attacchi di Mosca, mentre Kiev ha preso di mira un deposito di petrolio russo. Trump è comunque convinto che per il processo di pace “siamo sulla buona strada” e ha promesso supporto alla difesa ucraina. Domenica si terranno negoziati in Arabia Saudita per coordinare i prossimi passi.
Conflitto Medio Oriente: Israele ha ripreso l’operazione di terra a Gaza per il controllo di Netzarim, causando centinaia di vittime e ordinando l’evacuazione dei civili. Netanyahu avverte che il conflitto potrebbe estendersi anche in Cisgiordania, mentre in Israele le proteste contro la guerra e il suo governo si fanno sempre più intense. Nel frattempo, gli Stati Uniti intensificano gli attacchi contro gli Houthi in Yemen, mentre il presidente Trump avverte l’Iran di fermare il sostegno ai gruppi islamisti.
Economia e Finanza
Stellantis: John Elkann, parlando alle commissioni Attività produttive e Industria di Camera e Senato, ribadisce l’impegno di Stellantis in Italia e annuncia che il nuovo CEO sarà nominato entro metà anno. Sottolinea il ruolo storico di Fiat e le sfide del settore automotive, evidenziando il divario di costi con la Cina e la necessità di un piano infrastrutturale: “Il futuro dell’auto non è nell’industria bellica, ma dipende da quello su cui i Paesi Ue considereranno importante mettere energie e risorse”. Il clima politico è più disteso rispetto all’audizione di Tavares, ma il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso richiama il presidente di Stellantis: “Quest’anno siamo arrivati ai minimi di produzione”.
Politica Monetaria: La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse invariati al 4,25%-4,50% e ha ridotto il ritmo dei rimborsi dei Treasuries, mentre l’incertezza economica aumenta. Powell ha sottolineato che la nuova Amministrazione apporterà cambiamenti in commercio, immigrazione, politica fiscale e regolamentazione, con impatti ancora incerti. L’inflazione prevista è in rialzo, ma la Fed valuterà se intervenire, considerando la possibile natura transitoria dell’aumento dovuto ai dazi. La crescita economica attesa è in calo, con un aumento dell’incertezza nei sondaggi tra famiglie e imprese.