Rassegna Stampa di Giovedì 1 maggio 2025

Politica Interna

Istruzione: Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha presentato un nuovo disegno di legge per rafforzare la tutela del personale scolastico, introducendo misure più severe contro studenti e genitori autori di violenze fisiche o verbali. Il ddl prevede l’arresto obbligatorio in flagranza per aggressioni e sanzioni scolastiche più rigide: bocciatura automatica con 5 in condotta e obbligo di esame riparativo per chi ottiene 6. In caso di sospensione breve, lo studente dovrà restare a scuola per attività rieducative, mentre per sospensioni più lunghe scatteranno obbligatoriamente percorsi di cittadinanza solidale. Valditara ha inoltre ribadito l’importanza della libertà educativa delle famiglie, chiedendo il consenso informato per le attività extracurriculari su temi come la sessualità.

Antimafia: Michele Prestipino, procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia, è indagato a Caltanissetta per rivelazione di segreto d’ufficio, per fatti avvenuti a Roma durante un pranzo con l’ex capo della Polizia Gianni De Gennaro. Al centro del caso, una frase con cui Prestipino avrebbe sconsigliato l’ingaggio di un imprenditore coinvolto in inchieste. Pur agendo, secondo alcuni colleghi, “in buona fede”, il gesto lo mette in difficoltà. L’indagine potrebbe essere trasferita a Roma per una questione di competenze. Prestipino è stato sospeso dalle deleghe e potrebbe anticipare il pensionamento.

Politica Estera

Medio Oriente: Un vasto incendio ha colpito la foresta di Eshtaol, a ovest di Gerusalemme, minacciando di raggiungere la città a causa di forti venti e alte temperature. Circa 7.000 persone sono state evacuate, mentre oltre 150 squadre di vigili del fuoco e diversi aerei, compresi tre Canadair in arrivo da Italia e Croazia, sono impegnati nelle operazioni di spegnimento. Il ministro della Difesa ha dichiarato lo stato di emergenza e richiesto aiuti internazionali. Si sospetta un’origine dolosa: arrestato un uomo con materiali incendiari. Lo Shin Bet indaga anche su possibili incitamenti via social da parte di Hamas e altri gruppi estremisti.

Ppe: Antonio Tajani è stato rieletto vicepresidente del Partito Popolare Europeo durante il congresso del PPE a Valencia, ottenendo 438 voti, il secondo miglior risultato. In carica dal 2002, Tajani ha ribadito l’impegno del partito nel promuovere riforme e non solo nel difendere lo status quo. Insieme a lui sono stati eletti altri nove vicepresidenti da vari Paesi europei. Francois-Xavier Bellamy è stato nominato tesoriere.

Economia e Finanza

Lavoro: Ieri il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito l’impegno del governo sulla sicurezza sul lavoro, annunciando risorse per 1,2 miliardi nel 2025, in parte reperite con l’Inail. Nessun decreto Primo maggio quest’anno, ma una volontà di concertazione con le parti sociali, che saranno convocate l’8 di questo mese. Il Presidente ha sottolineato la necessità di un’alleanza tra istituzioni, sindacati e imprese, ricordando anche i recenti interventi su controlli e incentivi per la prevenzione. Meloni ha poi toccato il tema dei salari, sostenendo un’inversione di tendenza positiva dal 2023. Riconosce infine che resta molto da fare, ma invita a leggere con fiducia i dati sul lavoro.

Scenari economici: Nel primo trimestre 2025 il Pil italiano cresce dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,6% su base annua, secondo i dati Istat. Bene il settore primario e industriale, mentre i servizi restano stabili. Intanto, ad aprile l’inflazione risale al 2%, spinta dai prezzi di alimentari, trasporti ed energetici regolamentati. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti esprime soddisfazione, sottolineando il confronto favorevole con Francia e Germania: «L’Italia ha una crescita migliore rispetto ad altri paesi europei. Un segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche del governo» ha commentato.

Stati Uniti: Nel primo trimestre del 2025, l’economia statunitense ha registrato una contrazione inattesa dello 0,3%, la prima dal 2022. Il calo è stato causato principalmente da un’impennata delle importazioni (+41%), dovuta al timore dell’imminente guerra dei dazi avviata da Donald Trump che nel frattempo ha attribuito la flessione all’eredità dell’amministrazione Biden, negando responsabilità dirette.