Politica Interna
Milano: A settembre il sindaco di Milano Beppe Sala affronterà diversi dossier: dalla nomina del nuovo assessore all’Urbanistica al tavolo con Prefettura e famiglie per sbloccare cantieri fermi, fino al voto sul dossier San Siro. La vendita dello stadio a Inter e Milan richiede l’appoggio di 25 consiglieri di centrosinistra, ma i Verdi, contrari, e parte del Pd chiedono garanzie per la riqualificazione del quartiere. Tra le nomine, si valuta un tecnico per completare la revisione del PGT entro la fine del mandato, ma i tempi sono stretti. Sala, forte del sostegno di Schlein, punta a superare le divisioni interne.
Giustizia: Su La Repubblica, il ministro della Giustizia Carlo Nordio commenta la sentenza della Corte Ue, sostenendo che “riconosce come legittimo ciò che abbiamo fatto”, ma che il controllo dei giudici deve essere “effettivo e motivato”. Il Guardasigilli respinge l’idea di un conflitto con la magistratura, sostenendo che “mi sento ancora magistrato”, e ribadisce la sua battaglia per la separazione delle carriere. Difende tale riforma come “voluta dai cittadini” e non teme il referendum, evidenziando piuttosto i rischi per la credibilità della magistratura. Sul “caso Palamara” afferma che “molta verità è rimasta sepolta”. Boccia infine l’indulto per il sovraffollamento carcerario, definendolo un “fallimento”.
Politica Estera
Migranti: La Corte di Giustizia Ue ha stabilito che la valutazione sulla sicurezza di un Paese terzo spetta ai giudici, non solo ai governi, colpendo la strategia italiana di creare centri per migranti all’estero, come in Albania. La designazione di “Paese sicuro”, per la Corte, deve essere soggetta a controllo giurisdizionale e basata su fonti accessibili. Reazioni dure dal governo Meloni e da Salvini, che parlano di ingerenza e limiti al controllo dei confini. Le opposizioni accusano l’esecutivo di violare leggi e diritti, mentre l’ANM conferma la correttezza dell’interpretazione giudiziaria.
USA: In relazione alle minacce di conflitto diretto avanzate da Dmitri Medvedev, vice presidente del Consiglio di sicurezza russo e stretto collaboratore di Putin, Donald Trump ha dichiarato di aver ordinato il dispiegamento di due sottomarini nucleari, senza precisarne la posizione. Il presidente statunitense sostiene di aver reagito a uno scambio polemico sui social con il vicepresidente russo. Trump ha spiegato di aver preso questa decisione nel caso in cui le dichiarazioni di Medvedev, giudicate da lui “insensate e provocatorie”, “nascondessero qualcosa di più”.
Economia e finanza
Dazi e mercati: I dazi, insieme agli ultimi dati sul lavoro negli USA, hanno fatto crollare le Borse, con 269 miliardi di euro bruciati in Europa e Piazza Affari a -2,55%. Il decreto firmato da Trump rimodula i dazi su 95 Paesi, alzandoli dal 10 al 15%, con l’auto Ue ferma al 27,5% nonostante gli accordi. Colpiti duramente Brasile, Svizzera e Canada. Negli USA, la disoccupazione sale al 4,2% e il settore manifatturiero perde 11 mila posti. Trump licenzia la responsabile del Bureau of Labour Statistics accusandola di fornire dati imprecisi. Intanto, le dimissioni di Adriana Kugler, membro del board della Federal Reserve, aprono spazio a una nomina di fiducia per il presidente.
Banche: Gli stress test Eba-Bce su 61 banche europee mostrano che gli istituti italiani superano la prova con solidità, assorbendo in media 150 punti base di capitale Cet1 nello scenario avverso, meglio di tedeschi e francesi (circa 400). Tra le più resilienti Iccrea, Monte dei Paschi di Siena, Bper, Unicredit, Intesa e Bpm. Lo scenario ipotizzato prevede una grave recessione globale con tensioni geopolitiche e protezionismo. Nel complesso, le banche Ue mostrerebbero resilienza, con Cet1 medio al 12,1% nel 2027. La Bce userà i risultati per stabilire i requisiti di capitale, e potrà limitare dividendi.