Rassegna Stampa di Martedì 25 marzo 2025

Politica Interna

Capo dello Stato: Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, visitando a Roma il villaggio di “Agricoltura è”, ha criticato i dazi imposti dagli Stati Uniti, definendoli “inaccettabili” e dannosi per l’economia e la pace. Ha però invitato a non reagire impulsivamente, sottolineando che l’Europa possiede le capacità per affrontare la situazione con calma e determinazione. Mattarella ha esortato Bruxelles a prendere decisioni rapide e concrete, evitando polemiche con Washington. Ha ricordato l’importanza della cooperazione e della libera circolazione delle merci come elementi di civiltà e bene comune.

Maggioranza: Nonostante numerosi contatti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha convocato vertici con i suoi vice, Salvini e Tajani, mentre si prepara per il Consiglio dei ministri sul decreto Albania. Palazzo Chigi cerca di ridurre le tensioni nella maggioranza, emerse sulla politica estera, con divergenze su Ucraina e armamenti. Salvini minimizza i problemi interni, ma la sua telefonata con il vicepresidente USA ha suscitato irritazione. Con la scadenza del 2 aprile per l’entrata in vigore dei dazi americani, l’atmosfera a Roma è tesa. Meloni parteciperà al “summit dei volenterosi” a Parigi, pur esprimendo riserve sull’accelerazione anglo-francese, e ribadendo l’importanza di un’azione internazionale per la pace sotto l’egida dell’ONU.

Politica Estera

Ucraina: Ieri al Ritz-Carlton di Riad si sono svolti incontri tra delegazioni russe e ucraine, mediati dagli Stati Uniti. Gli incontri, a porte chiuse e senza la presenza della stampa, hanno visto un confronto iniziale tra ucraini e americani, seguito da lunghe consultazioni tra americani e russi. Le due delegazioni hanno discusso l’attuazione di un cessate il fuoco energetico e marittimo, con differenti priorità: Kiev si concentra sulla protezione delle infrastrutture, mentre Mosca è interessata alla ripresa del commercio nel Mar Nero. Nonostante le speranze, entrambe le parti non si aspettano risultati significativi, e le tensioni sul campo continuano, con accuse reciproche di violazione degli accordi.

Israele: Israele intensifica i bombardamenti su Gaza, mentre le forze di difesa israeliane (IDF) pianificano un ampliamento dell’offensiva terrestre. Il conflitto, giunto al 535° giorno, ha visto un bilancio di oltre 50.000 morti palestinesi. Secondo il Vaticano, le azioni compiute nell’area sono contro il diritto umanitario. La Croce Rossa ha denunciato danni al proprio ufficio a Rafah, mentre le Nazioni Unite riducono la loro presenza a causa degli attacchi subiti. L’Egitto propone una nuova tregua legata al rilascio di ostaggi, accettata da Hamas e USA, ma in attesa di risposta da Israele. Il piano prevede il ritiro militare israeliano in cambio della liberazione degli ostaggi rimanenti.

Economia

Salari: Negli ultimi 17 anni, i salari reali in Italia sono calati dell’8,7%, il peggior dato tra i Paesi del G20, secondo l’ILO. Sebbene nel 2024 siano cresciuti del 2,3%, non hanno recuperato le perdite subite con l’inflazione. Sindacati e opposizione chiedono rinnovi contrattuali e misure per il potere d’acquisto, mentre il governo rivendica il taglio del cuneo fiscale e la riforma dell’Irpef. La produttività in Italia è calata del 3% dal 1999, mentre altrove è aumentata. La questione dei bassi salari e del lavoro povero resta un nodo irrisolto, con milioni di lavoratori in attesa di contratti.

TIM: Il mercato si interroga su chi abbia acquistato le azioni Telecom vendute da Vivendi, che ha ridotto la sua partecipazione sotto il 20%. L’amministratore delegato di Vivendi ha confermato la vendita di parte della quota in TIM, ma nessun attore significativo, tra cui Poste, Iliad e il fondo CVC, sembra aver comprato. La discesa della quota potrebbe favorire un accordo con Poste come nuovo azionista di riferimento. La soglia dell’OPA per Telecom è del 25%, complicando ulteriori vendite. Un CdA di Poste è previsto domani per discutere la situazione.