Rassegna Stampa di Lunedì 20 gennaio 2025

Politica Interna

Giustizia: Inizia una settimana di tensione tra magistratura e governo in vista dell’apertura dell’anno giudiziario, con i magistrati che si mobilitano contro la riforma della separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, già approvata dalla Camera. L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) ha indetto uno sciopero generale per lunedì 27 e una protesta durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. La riforma ha invece ricevuto il pieno sostegno dell’Unione delle Camere Penali Italiane. Intervistato dal Giornale, il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha commentato che “si tratta di una riforma liberale che l’Italia attendeva da tempo e che realizza il principio costituzionale del giusto processo, garantendo un giudice certo e la parità tra accusa e difesa”.

Trasporti: Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, riferirà in Parlamento sugli episodi sospetti che stanno colpendo la rete ferroviaria italiana, oggetto di un esposto di Ferrovie dello Stato alla Procura di Roma. Tra i casi segnalati, il ritrovamento di una catena sui cavi elettrici a Padova, e un tentativo di manomissione di una centralina a Roma. Sono in corso indagini per accertare eventuali sabotaggi, mentre si moltiplicano sospetti e accuse politiche. L’opposizione critica Salvini per una sua presunta inefficienza, mentre la maggioranza parla di tentativi di destabilizzazione contro il governo.

Politica Estera

Israele: Durante il primo giorno di tregua tra Israele e Hamas, sono state liberate tre donne israeliane rapite. Il loro rilascio ha rappresentato un momento di sollievo dopo mesi di tensione. In cambio, Israele ha liberato 90 prigionieri palestinesi, tra cui donne e minorenni. È stato inoltre riaperto il valico di Rafah, al confine tra Egitto e la Striscia di Gaza. Ieri sono transitati almeno 280 camion carichi di aiuti e autocisterne di benzina. Con la sospensione dell’assedio, gli aiuti umanitari stanno cominciando a entrare in modo consistente.

USA: Giorgia Meloni è giunta a Washington per la cerimonia d’insediamento di Donald Trump; è l’unico leader europeo presente. La visita, di breve durata, potrebbe includere un colloquio informale con Trump, un riconoscimento per la sua partecipazione. Il Presidente del Consiglio Meloni, ha coordinato la sua partecipazione con i vertici UE, consapevoli dell’importanza di mantenere un canale aperto con la nuova amministrazione americana, su questioni cruciali come i dazi e il conflitto in Ucraina. Meloni aspira a diventare un “ponte” tra Stati Uniti e UE, e a Washington è accompagnata da una delegazione dei Conservatori europei.

Ministro degli Esteri: Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in viaggio verso Israele e Palestina per incontri con le autorità locali, ha affrontato alcuni temi chiave in un’intervista alla Stampa. Tajani ha dichiarato che “ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”. Tra gli obiettivi futuri, auspica il ministro, “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele”. Tajani ha suggerito anche l’eventualità di una missione di interposizione dell’ONU a guida araba, con l’Italia pronta a partecipare con un contingente per contribuire alla pace e rafforzare l’Autorità palestinese.

Economia

Generali: Il consiglio d’amministrazione di Generali si riunirà oggi per discutere l’operazione con Natixis, approvata dal Comitato per gli investimenti, ma contestata dai soci Caltagirone e Delfin. Il piano, proposto dall’ad Philippe Donnet, mira a creare un gigante da 2.000 miliardi nel risparmio gestito, posizionando Trieste tra i leader globali. Nonostante l’apprezzamento dei mercati, i grandi azionisti esprimono preoccupazioni riguardo al rischio di perdita di risorse italiane e sulla governance paritetica. Si prevede una stretta vigilanza del governo, con l’eventuale esercizio del “golden power”, se i timori non verranno dissipati.