Politica Interna
Giustizia: Ai contrasti tra magistratura e governo sulla riforma, si aggiunge ora la scarcerazione del generale libico Najeem Osema Almasri, avvenuta, secondo l’Anm, per l’inerzia del ministro della Giustizia. L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) sottolinea che la responsabilità della liberazione ricade sul governo, che avrebbe dovuto agire per mantenere Almasri in carcere. Inoltre, la magistratura ritiene che l’esecutivo abbia fatto un uso strumentale della riforma giudiziaria, mentre il presidente dell’Anm lamenta la mancanza di dialogo tra le parti e la necessità di difendere l’equilibrio tra i poteri.
Giorno della Memoria: Il presidente Sergio Mattarella partecipa oggi, in Polonia, alla commemorazione per gli 80 anni dalla liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau, insieme a capi di Stato e di governo di numerosi Paesi. In Italia, Mattarella presiederà domani la celebrazione ufficiale al Quirinale per il Giorno della Memoria, alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del governo, dei presidenti delle Camere e dei vertici delle comunità ebraiche. L’evento sottolinea l’impegno nella lotta all’antisemitismo, e nella difesa della memoria storica, in un contesto segnato da tensioni e polemiche istituzionali e culturali.
Politica Estera
Arabia Saudita: Un nuovo capitolo nelle relazioni tra Italia e Arabia Saudita si è aperto con l’incontro tra Giorgia Meloni e il principe ereditario bin Salman, dove si è discusso di una partnership strategica che va oltre il mero commercio. Gli accordi firmati ad Al’Ula, per un valore di circa 10 miliardi di dollari, coinvolgono oltre 20 aziende italiane e mirano a cooperare su progetti che spaziano dalla ricostruzione di Gaza alla difesa, all’agroalimentare e alla cultura. Meloni ha sottolineato l’importanza di lavorare insieme su molti fronti, inclusa la creazione di un museo del design, e la partecipazione saudita nel consorzio per il caccia di sesta generazione GCAP.
Israele: Donald Trump ha proposto di trasferire, forse temporaneamente, i palestinesi di Gaza in Egitto e Giordania, suscitando proteste e preoccupazioni sulla politica USA in Medio Oriente. Ha descritto Gaza come un’area devastata che potrebbe essere “ricostruita diversamente”, collaborando con Paesi arabi. Sia la Giordania che l’Egitto hanno respinto fermamente la proposta, affermando il diritto dei palestinesi a rimanere nella loro terra. Anche Hamas ha rifiutato ogni iniziativa simile, definendola inaccettabile. Ieri l’Idf ha aperto il fuoco su cortei di libanesi che cercavano di rientrare nelle aree di residenza. Secondo il ministero della Sanità di Beirut, sarebbero state uccise almeno 22 persone, e oltre 120 ferite.
Economia
Industria: Intervistato dalla Repubblica, il ministro per l’Industria, Adolfo Urso, ha innanzitutto affrontato il dibattito sulle politiche industriali e ambientali comunitarie che, a suo avviso, necessitano di “una revisione complessiva del green deal per rendere competitiva l’industria europea e tutelare l’occupazione, tanto più a fronte della sfida lanciata dall’amministrazione Trump in risposta all’egemonia cinese sulle tecnologie green”. Sul problema dei costi dell’energia, Urso ha sottolineato che “il caro energia si affronta nel breve con il mercato unico. Serve poi il nucleare con reattori piccoli e trasportabili per le imprese”.
Mps: L’offerta pubblica di scambio (OPS) di Monte dei Paschi su Mediobanca, del valore di 13,3 miliardi in azioni, entra ora nel vivo, incontrando anche critiche e resistenze. Mentre il cda di Mediobanca, guidato da Renato Pagliaro, valuterà l’operazione come ostile, il CEO di Mps, Luigi Lovaglio, punta a creare una banca globale unendo il retail di Siena con l’investment banking di Milano. Alcuni analisti temono disarmonie e perdite di autonomia. Con Delfin e Caltagirone tra i principali azionisti, il successo dell’OPS dipenderà dall’assemblea del 17 aprile e dal consenso del mercato. La partita si intreccia anche con Generali e il suo futuro piano strategico.