Rassegna Stampa di Lunedì 13 gennaio 2025

Politica Interna

Caso Ramy: Le proteste a Roma e Bologna, nate dalla richiesta di “Giustizia per Ramy”, hanno generato violenze, vandalismi e scontri con le forze dell’ordine, con un bilancio di agenti feriti e danni materiali. Il governo, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini, ha condannato duramente gli episodi, e il Viminale li attribuisce a una “strategia destabilizzante”, mentre la leader del PD Elly Schlein ha espresso solidarietà ai sindaci, chiedendo alla destra di non strumentalizzare le violenze. Intanto, il Ddl sicurezza, atteso in Parlamento, subisce ritardi a causa di emendamenti e obiezioni di costituzionalità da parte delle opposizioni.

Trasporti: L’assenza di dichiarazioni di Matteo Salvini, e di Fratelli d’Italia, sulla recente crisi ferroviaria ha suscitato la reazione dell’opposizione, che accusa Salvini di occuparsi più di sicurezza e immigrazione, e di trascurare i Trasporti. L’opposizione, guidata da esponenti come Bersani e Paita (IV), denuncia la gestione inadeguata della recente crisi, e chiede le dimissioni del ministro. Intanto, si prospettano cambi ai vertici del settore ferroviario: Luigi Corradi potrebbe lasciare Trenitalia, sostituito da Gianpiero Strisciuglio, con ulteriori rotazioni dirigenziali all’interno del gruppo Fs.

Terzo mandato: L’ultimo sondaggio della Liga veneta mostra un 40% di consensi per un’eventuale lista di Luca Zaia alle regionali, suscitando soddisfazione tra i leghisti, anche se per ora Zaia resiste all’idea di un terzo mandato. In Friuli Venezia Giulia, Marco Dreosto, segretario regionale della Lega, propone di discutere il tema in Consiglio regionale, con Fratelli d’Italia, rappresentato da Walter Rizzetto, che chiede invece un tavolo nazionale. Vincenzo De Luca, presidente della Campania, ha avviato un tour nel nord Italia per opporsi all’Autonomia differenziata e sostenere il suo diritto a un terzo mandato. Inoltre, De Luca ha posto dure condizioni al PD per ritirarsi dalla corsa alla presidenza della sua Regione.

Politica Estera

Caso Sala: Il caso di Mohammad Abedini Najafabadi si è concluso con la sua liberazione, disposta dal ministro della Giustizia Carlo Nordio. Questa operazione, parte di una complessa triangolazione diplomatica, ha visto l’Italia proteggere la giornalista Cecilia Sala, considerata ostaggio a Teheran, con una scelta politica in contrasto con le aspettative statunitensi. Nonostante le accuse contro Abedini, legate a violazioni della legge americana e al sostegno ai Pasdaran, il governo italiano ha rifiutato l’estradizione, sottolineando le discrepanze legali e la mancanza di prove dirette. Abedini ha già raggiunto l’Iran.

Israele: Le trattative sull’asse Doha-Gerusalemme, con il supporto di Washington, mirano a un accordo per il rilascio degli ostaggi a Gaza e un cessate il fuoco. Biden e Netanyahu hanno discusso dei negoziati, con Biden che sottolinea l’urgenza di aiuti umanitari e della fine dei combattimenti. Trump spinge per un’intesa entro il suo insediamento, inviando delegati in Qatar e Israele. Sembra che sia sul punto di essere definito un accordo, ma permangono ostacoli, come la lista degli ostaggi di Hamas, che sta intensificando le provocazioni per alzare il prezzo del negoziato.

Economia

Ita: Oggi Lufthansa e il Mef sigleranno la chiusura dell’accordo che porterà il vettore tedesco a detenere il 41% di Ita Airways, attraverso un aumento di capitale di 325 milioni, con un totale di 829 milioni previsto entro il 2029. La ristrutturazione di Ita inizierà con l’ampliamento del cda e la nomina di Joerg Eberhart come nuovo ad. Eberhart integrerà Ita nel sistema Lufthansa, puntando a sinergie con altre compagnie del gruppo per generare risparmi di circa 300 milioni di euro. Ita si concentrerà sull’espansione verso Africa e Sud America, ma dovrà affrontare perdite significative, puntando a raggiungere l’utile entro il 2025.