Politica Interna
Roma: A Roma si è svolta una grande manifestazione a sostegno del popolo di Gaza, terzo giorno di mobilitazione dopo proteste e sciopero generale. Il corteo, promosso da associazioni filo palestinesi e affiancato da iniziative in varie città europee, ha visto la partecipazione di circa 250mila persone, secondo la polizia, di un milione secondo gli organizzatori. L’evento si è svolto in prevalenza pacificamente, ma si sono registrati disordini a fine giornata con scontri tra un centinaio di manifestanti e la Polizia. Sono state fermate oltre cento persone ai controlli. Giorgia Meloni ha ringraziato le Forze dell’Ordine per il loro operato.
Italia Viva:Alla Leopolda, Matteo Renzi ha rilanciato la sua “Casa riformista”, spazio politico moderato e alternativo ai due poli. L’ex premier ha sottolineato la necessità di unire storie diverse del centrosinistra, oltre Italia Viva, per costruire un fronte riformista senza protagonismi. Ha inoltre annunciato una proposta di legge per separare le carriere tra magistratura e politica. Sul palco si sono alternati numerosi sindaci, tra cui Silvia Salis da Genova, Roberto Gualtieri da Roma e Gaetano Manfredi da Napoli. Renzi ha invitato i moderati a sostenere l’area riformista, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto, collegato da remoto, ha apprezzato il tono dialogante e chiesto un’opposizione costruttiva.
Politica Estera
Israele: Il piano di pace di Trump avanza: Netanyahu accetta una sospensione temporanea delle operazioni militari, e si prospettano negoziati a Sharm el-Sheikh tra Israele, Hamas e rappresentanti statunitensi, con Kushner e Witkoff presenti. Il presidente dell’Anp, Mahmoud Abbas, accoglie positivamente le proposte su ostaggi e negoziati. Hamas è diviso sul piano, mentre Hezbollah lo respinge, ritenendolo al servizio di Israele. La disputa ruota sul ritiro delle truppe israeliane da Gaza, la smilitarizzazione della Striscia e la creazione di uno Stato palestinese.
Repubblica Ceca: Andrej Babis, oligarca populista e filorusso, ha vinto le elezioni in Repubblica Ceca con il 35% dei voti, superando di 12 punti la coalizione centrista Spolu del premier uscente Fiala. Potrebbe formare un governo con l’estrema destra Spd e il movimento guidato da Vaclav Klaus, creando un asse euroscettico simile a quello di Ungheria e Slovacchia. Ex premier e magnate di Agrofert, Babis è accusato di uso illecito di fondi UE, ma resta favorito per tornare al potere. La sua vittoria preoccupa Bruxelles, che teme un blocco anti-Ucraina e una nuova “Visegrad reazionaria” capace di frenare l’integrazione europea.
Economia e finanza
Dazi USA: Il Dipartimento del Commercio statunitense accusa due marchi italiani di pasta, La Molisana e Garofalo, di dumping e valuta dazi aggiuntivi. Sommando il 15% già in vigore a un nuovo dazio del 91,74%, l’imposizione complessiva raggiungerebbe circa il 107%, operativo dal 1° gennaio futuro. Il provvedimento metterebbe a rischio oltre il 60% dell’export italiano di pasta, pari a oltre 4 miliardi di euro. Il ministro Lollobrigida denuncia un’azione ingiustificata e protezionista, mentre anche il vino italiano rischia ulteriori dazi.
Confindustria: All’assemblea degli imprenditori di Vicenza e Verona a Gambellara, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ribadisce che alle imprese servono certezze e un piano industriale triennale, o preferibilmente quinquennale, per orientare gli investimenti e ridurre le incertezze del contesto globale. Orsini chiede 8 miliardi per i prossimi anni, e misure a favore delle PMI e dell’Industria 4.0, fruibili anche dai piccoli imprenditori; critica poi l’assenza di una visione comune europea e la burocrazia, che ostacolano la crescita. I presidenti Beltrame Giacomello e Riello invocano alleanze forti e regole uniformi per settori come automotive, concia e arredo. Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, annuncia un piano quinquennale industriale più semplice e duraturo, mentre il presidente del Veneto Zaia rivendica il nuovo ruolo competitivo della sua Regione.