Rassegna Stampa di Venerdì 6 settembre 2024

Politica Interna

Caso Sangiuliano: L’intervista al Tg1, durata 17 minuti, del ministro Sangiuliano non ha chiuso il caso Boccia, e il rischio di dimissioni rimane alto. Maria Rosaria Boccia ha dichiarato su Instagram, e in un’intervista a La Stampa, di essere stata testimone di ricatti e pressioni di varia natura sul ministro, alimentando ulteriori polemiche. A Palazzo Chigi l’attenzione è alta, con voci di vertici tra il Presidente Meloni e i suoi vice, ufficialmente smentite. Sangiuliano, da parte sua, sta valutando un esposto in Procura, mentre il deputato Angelo Bonelli ha già chiesto un’inchiesta. Nonostante i tentativi di normalizzazione, il caso continua a sollevare interrogativi e critiche.

Istruzione: Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara illustra, in un’intervista alla Stampa, le novità che verranno introdotte nel sistema scolastico: “mi lasci dire -spiega Valditara- che quest’anno parte con numerose novità. Penso ad esempio alla riforma del 4+2, che si avvia in forma sperimentale, per offrire una formazione tecnico-professionale più moderna ai giovani. Oppure all’ingresso a pieno regime del docente tutor e del docente orientatore. A settembre lanceremo anche un grande piano per l’orientamento”. Sul precariato fra i docenti, il ministro annuncia che, nell’ambito del Pnrr, “abbiamo l’obbligo di assumere 70mila docenti vincitori dei concorsi svolti in base alle nuove regole della Commissione Ue”.

Politica Estera

Francia: La nomina di Michel Barnier a primo ministro da parte di Emmanuel Macron segna una svolta verso destra, pur mantenendo un profilo consono ai gollisti e cercando di evitare il coinvolgimento diretto del Rassemblement National. Barnier è un convinto europeista, apprezzato dalla destra e anche da alcuni socialisti ed ecologisti. Il Nouveau Front Populaire ha però presentato una mozione di censura, complicando così la situazione politica, mentre la destra, pur non partecipando al governo, resta in attesa del programma di Barnier. La sua capacità di attrarre consensi da varie forze politiche sarà cruciale per governare, specialmente in un contesto di necessaria collaborazione parlamentare.

Israele: Per la Casa Bianca, l’accordo per una tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas era quasi concluso al 90%, ma si è poi arenato, come confermato anche da Netanyahu: secondo Washington la responsabilità sarebbe dei capi di Hamas, che hanno alzato il numero degli ergastolani da scarcerare in cambio del rilascio di cinque soldatesse ventenni detenute a Gaza. Intanto a Tel Aviv, in una manifestazione, i dimostranti hanno sfilato con le finte bare dei 27 ostaggi, i cui corpi sono stati finora recuperati a Gaza, chiedendo un accordo immediato.

Economia e Finanza

Manovra di bilancio: Il gettito fiscale del 2023 sta superando le previsioni, facilitando la preparazione della manovra di bilancio del 2025. Nei primi sette mesi dell’anno, le entrate tributarie hanno raggiunto i 328 miliardi, con un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’incremento del gettito, in parte strutturale, potrebbe consentire al governo di anticipare alcune spese del 2025, ma le nuove regole del Patto UE dal 2025 imporranno di destinare eventuali maggiori entrate alla riduzione del deficit. Il Piano di bilancio sarà presentato in Consiglio dei ministri a metà della prossima settimana.

Balneari: Non si placano le polemiche sul tema dei balneari e sulla proroga delle concessioni -con l’accordo tra Governo e Ue che ha posticipato tutto al 2027– per la parziale insoddisfazione degli operatori del settore e l’opposizione, che ha preso di mira l’esecutivo per la gestione del problema. Fabrizio Licordari di Assobalneari-Confindustria e Antonio Capacchione di SibConfcommercio criticano la mancanza di coinvolgimento nella redazione del testo, e l’assenza di riconoscimenti per gli investimenti passati. La Commissione Ue ricorda che la procedura d’infrazione verso l’Italia verrà ritirata solo quando si apriranno le gare.