Politica Interna
Pontida: Al tradizionale raduno di Pontida Matteo Salvini ha arringato la Lega con un discorso contro la guerra e l’ipotesi di un esercito europeo, ribadendo che l’Italia non manderà soldati in Ucraina. Salvini ha anche attaccato Hamas, per poi sostenere il referendum sulla giustizia, la flat tax e l’espulsione dei migranti irregolari, annunciando una grande manifestazione il 14 febbraio. Sul palco, oltre ai ricordi di Charlie Kirk, non sono mancati ospiti internazionali, come Santiago Abascal di Vox, Jordan Bardella del Rassemblement National e il figlio dell’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Il ministro Giorgetti ha invitato all’unità interna, ammonendo contro divisioni e rivalità nel partito.
FDI:Giorgia Meloni si presenta sorridente e ironica, ma il suo discorso alla festa della Gioventù di Fratelli d’Italia è acceso e rivolto principalmente contro media e sinistra, accusate di alimentare odio e di demonizzare i suoi sostenitori. La premier denuncia le minacce e le provocazioni, difende le politiche di governo su sicurezza, lavoro e famiglia, e ribadisce il proprio rifiuto di cedere alle pressioni politiche. Il tono è combattivo e determinato, con un richiamo alla forza e all’orgoglio nazionale, in un clima di forte tensione sociale e politica.
Politica Estera
USA: L’evento allo State Farm Stadium di Glendale, Arizona, ha riunito molte decine di migliaia di sostenitori conservatori per commemorare Charlie Kirk, ucciso da un proiettile in Utah. Erika Kirk, vedova di Charlie, ha pronunciato un potente discorso di perdono, basato sulla fede cristiana. Il raduno, tra testimonianze, musica religiosa e interventi politici, ha sottolineato la lotta contro la sinistra e il radicalismo. Hanno presenziato il presidente Donald Trump e altri leader conservatori. L’evento ha mostrato il forte attaccamento alla tradizione e ai valori nazionali, diventando un simbolo di unità e resistenza del movimento MAGA.
Israele: Il Regno Unito ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, con una lettera consegnata a Ramallah da Helen Winterton e firmata da Keir Starmer, segnando una svolta diplomatica. Numerosi Paesi, tra cui Canada, Australia e Portogallo, si sono uniti nel sostenere questa decisione, mentre altre nazioni come Italia e Germania si sono mantenute caute. La mossa riflette la crescente pressione internazionale per porre fine alla guerra a Gaza, con il riconoscimento che alimenta speranze di una soluzione a due Stati. Da oggi e nel corso della ottantesima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che inizia domani, si aggiungeranno, secondo le dichiarazioni di intenzione, la Francia e l’Arabia Saudita, insieme ad altre nazioni.
Paesi Baltici: Donald Trump rassicura gli alleati europei dichiarando che gli USA difenderanno Polonia e Paesi Baltici in caso di escalation russa, schierandosi con Tallinn dopo le accuse a Mosca di violazione dello spazio aereo. Le tensioni crescono: Estonia, Romania e Polonia denunciano intrusioni russe, mentre Berlino e Londra intensificano le attività della Nato. Mosca respinge le accuse ma continua l’offensiva in Ucraina, parlando di “cause profonde” del conflitto ancora da risolvere. Trump sollecita inoltre l’Europa a interrompere l’acquisto di petrolio russo, legando a ciò possibili nuove sanzioni statunitensi.
Economia e finanza
Borsa: Donald Trump propone di abolire l’obbligo di pubblicazione dei bilanci trimestrali per le società quotate USA, sostituendolo con report semestrali. L’obiettivo è ridurre i costi per le aziende e favorire strategie di lungo periodo, allineandosi al modello europeo. La Sec sembra pronta a dare priorità alla riforma, sostenuta da figure come Warren Buffett e Jamie Dimon. Critici come Robert Pozen avvertono però del rischio di insider trading e di asimmetrie informative. La misura si inserisce nella linea di deregulation di Trump per rendere Wall Street più competitiva e attrarre nuovi investimenti.