Perché la piattaforma Discourse ai tempi dei social

Racconto brevemente perché ho deciso di aprire questo “forum” Discourse: che problemi c’erano prima e cosa ho risolto?

Ho una presenza sul web dal 1997, condividendo il meglio di quanto scoprivo, facevo, pensavo. Prima siti statici, poi con vari CMS (tipo WordPress) ho scritto migliaia di contenuti originali. Poi sono arrivati i social: prima MySpace, poi Facebook, poi Twitter, poi Medium, poi le tecnologie sono cambiate e così i proprietari.

Cinque anni fa avevo migrato tutto quello che avevo scritto in un formato duraturo per il futuro (banalmente: formato testo semplice) da tenere in copia sul proprio computer o chiavette. Senza dipendere da server esterni o proprietari di piattaforme che magari un giorno decidono di chiudere o vendere o impazziscono.

Con l’era dei social network poi non erano solo i contenuti la cosa importante, quanto le relazioni con le persone che si conoscevamo e con cui ci si relazionava nei commenti e nelle condivisioni.

Oggi nel 2025 con i tantissimi cambiamenti in atto nella gestione e proprietà delle piattaforme digitali, è doveroso fare una seria riflessione su dove siamo e dove vogliamo andare, e sopratutto in compagnia di chi.

Nei prossimi due paragrafi sintetizzo alcuni problemi attuali e come li ho risolti iniziando ad usare una piattaforma come questo sito (integrato ad una newsletter e un sito statico, nb)

Problemi delle attuali piattaforme

  • Rischio di cancellazione: le piattaforme possono chiudere account o rimuovere contenuti senza preavviso.
  • Siamo isolati: provate a contattare l’assistenza di Facebook o di altre piattaforme in caso di problemi… auguri
  • Monetizzazione: se un servizio è gratis, il prodotto siamo noi. Le piattaforme proprietarie fanno soldi con la nostra presenza e detengono il controllo su come i creatori possono monetizzare i loro contenuti.
  • Accesso ai dati: Non sempre si ha accesso completo ai dati e ai contenuti che si sono creati nel tempo.
  • Cambi di policies: i regolamenti e i proprietari delle piattaforme possono prendere decisioni molto lontane dalla nostra etica, e non vogliamo renderci complici del loro arricchimento.
  • Dipendenza: una volta costruita una presenza digitale su una piattaforma e sopratutto costruite relazioni sociali, siamo vincolati per sempre.

Cosa è Discourse

E’ una piattaforma per creare forum e comunità online. Nata nel 2014 dall’esperienza di tre veterani del web che volevano creare qualcosa di significativo per gestire la comunicazione tra gruppi di persone. E’ opensource, gratuita, sviluppata in modo impeccabile seguendo le migliori best practices, e sopratutto usata da decine di migliaia di comunità. La società che lo sviluppa fa soldi vendendo soluzioni “chiavi in mano” (a partire da $20 / mese) per chi non avesse tempo / voglia / capacità di installarlo su un proprio server.
Ha una grande cura nel formato dei contenuti, che siano facilmente esportabili su altre piattaforme o in locale.
Maggiori informazioni: https://www.discourse.org

Vantaggi

  • Autonomia: Discourse, essendo open-source, offre il controllo totale sui propri contenuti e possiamo spostarli quando e dove vogliamo.
  • Costi contenuti: c’è una versione gratuita con limitazioni accettabili per piccoli “creatori”, poi i costi sono proporzionali e c’è sempre l’opzione di un proprio server.
  • Sostenibilità: consente di esportare i contenuti in markdown, un formato testuale semplice, leggibile e duraturo. Questo rende i contenuti accessibili per sempre.
  • Sviluppo: non ci sono costi di licenza e la comunità di sviluppo è attiva ed estremamente professionali.
  • Accessibilità: una piattaforma è progettata per essere usabile da chiunque senza bisogno di competenze tecniche avanzate.
  • Comunità: un forum come Discourse non solo permette di conservare i contenuti, ma facilita le discussioni e la costruzione di una comunità attorno alle idee pubblicate.
  • Condivisione universale: da Discourse si possono facilmente condividere link o contenuti sui vari social network. Questo permette di mantenere un contenuto centrale da cui tutti i link puntano, aumentando la visibilità senza perdere il controllo.
  • Edge Tech: l’integrazione avanzata con gli LLM/AI permette funzionalità impressionati sui propri contenuti: da un’analisi sistemica ad una ricerca semantica, dai suggerimenti personalizzati ai riassunti e traduzioni
  • Analisi: c’è un accesso diretto a tutti i dati con possibilità di effettuare analisi dettagliate e report.
  • Accesso riservato: si possono creare molte aree riservate a specifici gruppi di utenti o amici.
  • Sottoscrizione puntuale: un utente può decidere di iscriversi (e quindi ricevere notifiche via email o browser) solo per specifiche categorie di post o addirittura su uno specifico tag!
  • Riassunti settimanali: in ogni caso Discourse automaticamente tutte le settimane invia una email di sintesi con tutti i post più interessanti per ogni utente… una sorta di “cosa è successo”?
  • Integrazione con altri servizi: la piattaforma parla facilmente con tutte le altre attraverso API (sistemi di comunicazione standarizzate) ben documentate. Ad esempio posso postare automaticamente dal telefonino un testo selezionato. O ancora meglio ho uno script Python che mi converte il backup di Facebook (un grandissimo file JSON) e lo sincronizza su Discourse
  • Integrazione con Obsidian: da quando ho tutta la mia vita digitale in formato markdown con Obsidian, gestisco la sincronizzazione con script ad hoc
  • App nativa: sul cellulare posso installare l’app di Discourse dove abilito le notifche solo per determinate attività di interesse
  • Riorganizzare i contenuti senza romperli: tutti i contenuti possono essere spostati, rinominati, ricategorizzati e … non si romperanno mai i link

Come ottenerlo gratuitamente

Se hai già una piccola comunità intorno ad un progetto Open Source oppure sei un “creatore digitale” con dimostrato seguito, puoi richiedere una versione base gratuita qui: https://free.discourse.group

Sistema con newsletter e sito statico

Insieme a questo sito tutti i mesi mando una newsletter https://2042.substack.com con e poi rendo pubblici i contenuti più corposi e documentazione nel sito statico https://2042ed.org
Magari in futuro riuscirò a convergere tutto qui su Discourse… vedremo.

Alternative

Ovviamente da buon ingegnere ho studiato e provato praticamente tutte le alternative.
E non voglio un social network, seppur “più etico” e distribuito come Mastodon, o Blue Sky,
Non voglio un sito WordPress (che conosco benissimo come tecnologia… e me ne sono allontanato 6 anni fa)
Non voglio un blog tipo Ghost.org … seppur sia vicino a Discourse tecnologicamente.

Conclusione

Avere una piattaforma come Discourse significa non solo proteggere i propri contenuti, ma anche costruire una solida base per le relazioni umane. In un mondo dove la digitalizzazione rende vulnerabili alla volatilità delle piattaforme proprietarie, avere confidenza in un proprio spazio digitale diventa una scelta strategica per chi vuole lasciare una traccia duratura e avere il controllo sulla propria vita online.

PS: oltre a questa instanza, sono iscritto a dozzine di altre community Discourse e gestisco anche questa https://community.fem.digital. E’ una piattaforma che conosco bene e con cui lavoro da molti anni.

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