nel “buongiorno mondo” di oggi ho pensato alla pratica che faccio ormai da 25 anni, praticamente tutti i giorni.
ed è la PRATICA DELLA SFERA.
la racconto qui per memoria storica e magari a qualcuno interessa o fa qualcosa del genere.
immagino una sfera trasparente nel petto e lentamente la ingrandisco, focalizzando l’attenzione sulla senzazione di espansione e “sentendomi” su tutta la superficie.
decido io quando espandere: fino a contenere il mio corpo, la casa, il quartiere, il mondo intero, anche oltre.
la cosa può durare anche poco, perché con l’esperienza è un attimo rievocare le sensazioni già registrate, altrimenti qualche minuto.
gli effetti sono molteplici, e i più immediati sono quelli di connettersi mentalmente con quanto ci sta intorno, facendomi sentire parte di un tutto.
sentire 8 miliardi di persone, di cui la metà sta dormendo, tutti indaffarati con la quotidianità e i problemi e le opportunità, sentire la forza gravitazionale che ci tiene tutti e lo sferragliare delle diverse immagini che abbiamo sul futuro, sentire l’energia di 30 trilioni di cellule che abbiamo ognuno nel proprio corpo o la quantità di energia che ci arriva solo dal Sole.
e queste sono le cose più grossolane.
è una semplice pratica che mi fa sentire bene. e a volte mi dà più carica di un caffè (che comunque prendo sempre lo stesso)